Angelica Donati al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024


Angelica Donati Responsabile Sviluppo Business Donati e Presidente Ance Giovani al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024 ha così dichiarato: “Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento al Presidente Paolo Crisafi di Remind per avermi invitato in questo splendido contesto di Palazzo Ferrajoli per trattare il tema dell’abitare insieme alle istituzioni e ai settori produttivi della Nazione. Prima di affrontare il mio intervento, ho chiesto a Paolo quali argomenti fosse opportuno trattare e la sua risposta è stata: le persone nei luoghi dove abitano, operano e transitano come portato avanti da Remind . Il tema delle persone è di fondamentale importanza per tutti noi di Ance Giovani e ci impegniamo giornalmente ad affrontare le sfide legate alla vita delle persone in un settore che poi ha effettivamente un forte impatto su di esse.
Il nostro paese, con le sue molteplici complessità e esigenze, richiede un’attenzione particolare su un aspetto cruciale che accomuna tutti i settori produttivi, compreso il nostro: il ricambio generazionale e l’evoluzione delle competenze. Nel settore delle costruzioni, in particolare, ci troviamo di fronte a una carenza evidente di rinnovamento generazionale, una situazione che minaccia seriamente il futuro di tutti noi.
È evidente che un settore con un’età media dei lavoratori superiore ai 50 anni e un tasso di rinnovamento abbastanza scarso, il quale registra invece una costante diminuzione della forza lavoro, si troverà ad affrontare notevoli difficoltà in futuro.
Quello su cui lavoriamo tantissimo come Ance Giovani, ed è un tema che abbiamo sottolineato e abbiamo portato avanti al nostro ultimo convegno nazionale di novembre, quello delle competenze. Il titolo del nostro convegno, “Competenti e sostenibili”, sottolinea la nostra convinzione che lo sviluppo delle competenze debba avvenire nel contesto di un’impronta sostenibile. Oggi, in occasione della Giornata della Terra, è importante sottolineare che la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma si estende anche alla sfera economica e sociale.
Per quanto riguarda la parte ambientale, per ciò che concerne la riflessione sull’abitare, è evidente che il futuro sarà sempre più incentrato sul recupero urbano anziché sull’espansione del territorio edificabile. Con l’entrata in vigore della nuova direttiva Green Europea, e l’attenzione crescente su livello nazionale, c’è una spinta verso il rinnovamento sostenibile del nostro patrimonio edilizio. Questa sfida è anche un’opportunità per l’Italia, che ha una grande quantità di edifici classificati nelle categorie energetiche meno efficienti. Migliorare l’efficienza energetica non solo rende gli edifici più sostenibili, ma anche più convenienti per i proprietari a lungo termine.
Con l’entrata in vigore della nuova direttiva Green Europea, l’attenzione sul rinnovamento sostenibile del nostro patrimonio edilizio diventerà sempre più intensa. Questa transizione rappresenta sia un’opportunità che una sfida di proporzioni significative per l’Italia. A differenza di paesi come la Germania o quelli scandinavi, dove solo il 4% degli edifici ricade nelle categorie energetiche più basse, in Italia la situazione è diametralmente opposta. La maggior parte dei nostri edifici si colloca nelle classi energetiche più basse, il che implica un’imponente mole di lavoro da affrontare. Tuttavia, questa situazione offre una straordinaria opportunità: trasformare i nostri edifici in strutture non solo più sostenibili, con vantaggi ambientali evidenti, ma anche più convenienti per i proprietari. Una volta sostenuti i costi iniziali per il miglioramento dell’efficienza energetica, i costi di gestione e manutenzione diventano notevolmente più contenuti, garantendo un beneficio sia per l’ambiente che per le tasche dei proprietari.
La sostenibilità non è solo una questione ambientale; è altrettanto importante dal punto di vista economico e sociale.
Per noi è cruciale avere un solido piano industriale a lungo termine che non solo ci guidi verso il 2050, come previsto dalla Direttiva Green, ma che incoraggi anche gli investimenti delle imprese nel futuro. Inoltre, è essenziale incoraggiare le nuove generazioni a investire nel loro futuro qui in Italia, combattendo la fuga di cervelli e offrendo opportunità di lavoro dignitose.
Dal punto di vista sociale, tornando alla questione dei giovani, è essenziale incoraggiare le nuove generazioni a investire in se stesse e nel futuro dell’Italia, dissuadendole dall’emigrare all’estero. La fuga di cervelli continua a sottrarre le nostre migliori risorse, e dobbiamo incentivare i giovani a considerare settori che potrebbero non sembrare glamour o all’avanguardia, ma che offrono numerose opportunità di lavoro. Questi settori, spesso trascurati, hanno un enorme bisogno di manodopera a tutti i livelli. Stimiamo che circa 200.000 persone siano necessarie per implementare le iniziative legate al PNRR e alla nuova Direttiva Green.
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, il settore delle costruzioni non è antiquato o poco remunerativo. Si tratta di un settore in continua evoluzione, con numerosi esempi di innovazione sia digitale sia operativa. Questo settore offre prospettive di carriera solide e retribuzioni competitive. È importante sottolineare che questo può rappresentare una via d’uscita per i circa 2 milioni di giovani che si trovano attualmente in una situazione di inattività, né studiano né lavorano. Questi giovani rischiano di finire in situazioni precarie, mantenuti da famiglie o da un sistema di sussidi inefficace. Vogliamo raggiungere questi giovani prima che sia troppo tardi e far loro comprendere che esistono opportunità che potrebbero non aver mai considerato, spesso perché non vengono discusse abbastanza nelle scuole. La nostra visione è quella di offrire loro la possibilità di ottenere un lavoro dignitoso e ben retribuito, che possa garantire loro un futuro solido e gratificante.”