Barbara Casillo al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024


Barbara Casillo Direttore Generale Aica al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024 ha così dichiarato: ”

Partecipo sempre con piacere agli incontri organizzati da Remind sempre molto stimolanti in una logica di comparto allargato che riconosce il turismo come uno dei settori principali. Infatti, tutti gli interventi che ho sentito fino ad ora, seppur provenienti da attori molto diversi richiamavano il mondo alberghiero che è uno degli attori principali della rigenerazione urbana. Il nostro settore infatti può giocare un ruolo importante in questo quadro. Lo abbiamo visto a Roma dove esempi importanti di immobili che avevano perso il motivo d’essere della propria destinazione d’uso, costituendo quasi una frattura nel tessuto urbano, attraverso la trasformazione ad uso alberghiero sono tornati a vivere. Trasformazioni che, non solo hanno restituito la continuità del tessuto cittadino, ma che hanno anche attuato importanti misure di sostenibilità energetica e ambientale. Una trasformazione che nel settore ha un duplice vantaggio. All’aspetto generale, che consente all’immobile di registrare performance importanti grazie ad una riduzione dei costi energetici e delle emissioni, si aggiunge una variabile legata al rapporto col cliente, che considera la sostenibilità un valore riconoscibile e di grandissima importanza. La sostenibilità nel settore alberghiero diventa un vero e proprio moltiplicatore dell’investimento. A ciò si aggiunge un ulteriore valore per la collettività poiché il recupero di un patrimonio immobiliare urbano inutilizzato da tempo non solo riporta in vita un’area in disuso, ma si contribuisce anche ad arricchire l’intera zona circostante.

Poco fa il Prefetto ci parlava della sensazione di insicurezza che spesso colpisce i cittadini anche al di là della pericolosità reale. La presenza di una struttura alberghiera, che ricordiamo è aperta sette giorni su sette 24 ore al giorno ed è sempre presidiata, restituisce anche ai cittadini residenti la percezione della sicurezza e del decoro urbano poiché, in molti casi, gli alberghi provvedono anche a curare gli spazi esterni che rappresentano parte dell’immagine offerta ai propri clienti. Questo è un aspetto facile da immaginare guardando a città come Roma ma se allarghiamo lo sguardo anche a realtà minori troviamo opportunità forse anche maggiori. Penso al progetto del Demanio Valore Paese nato più di 10 anni fa, forse in anticipo su una sensibilità che oggi è molto più diffusa. Un’iniziativa volta a recuperare immobili del patrimonio pubblico attraverso l’utilizzo con finalità turistiche. Una messa a valore che ha permesso di salvare da un abbandono progressivo e dal degrado causato dalla difficoltà di poter sostenere da parte dell’amministrazione pubblica i costi di manutenzione, che come diceva il nostro Paolo Crisafi, sono fondamentali in questo momento. Anche in questo caso gli immobili vengono “rimessi in circolo” nel tessuto sociale, perché sono anche aperti alla cittadinanza. Mentre prima l’albergo era una monade in cui i fortunati che entravano si trovavano protetti, coccolati ma separati dal resto della collettività, nella visione contemporanea dell’albergo abbiamo un luogo nel quale avviene uno scambio continuo con la comunità locale. Tutte le nuove aperture si caratterizzano per avere ampi spazi nelle aree comuni utilizzate come bar, ristoranti, punti di incontro, terrazze aperte al pubblico. Tutte opportunità che permettono anche ai cittadini di vivere quegli immobili prima chiusi o in parte abbandonati.

Un valore sociale che aiuta la comunità residente a vivere il proprio tessuto locale, recuperando spazi e luoghi di aggregazione. Nelle realtà minori poi c’è un patrimonio meraviglioso da scoprire. Stiamo osservando quanto i viaggiatori internazionali, dal post COVID in poi, stiano dimostrando un’encomiabile tenacia nel voler cercare di visitare quelle destinazioni al di fuori dei percorsi più battuti. Questo malgrado le difficoltà che anche noi incontriamo spesso spostandoci nelle aree interne del paese.Una tendenza del mercato colta da diversi investitori, anche internazionali, che stanno guardando con grande attenzione alle aree interne del paese. Anche in questo caso la valorizzazione del patrimonio immobiliare a uso turistico porta con sé diversi elementi di valore, dalla valorizzazione dei prodotti e dell’artigianato locale, al recupero della storia e dei valori della comunità che in campo turistico diventano motivo di interesse per i viaggiatori che cercano esperienze da vivere in linea con le tipicità del luogo.

In tal senso l’investimento alberghiero può essere un’opportunità davvero unica nelle sue diverse formule, tra queste ne è un esempio particolare quella dell’albergo diffuso che in alcune realtà può rappresentare uno strumento di rinascita del territorio. Abbiamo già degli esempi importanti in Italia, si tratta di un modello di turismo che interessa e affascina in particolare i viaggiatori internazionali, ma che porta con sé anche il recupero e la valorizzazione del patrimonio di culture e di identità locali che sono un punto di forza del nostro paese”.