Francesco Sciaudone al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abitermo del 22 Aprile 2024


Francesco Sciaudone Managing Partner Grimaldi Alliance al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024 ha così dichiarato: “Le sfide poste dalla Direttiva EPBD sono importanti e complesse. Come oramai consolidato nella legislazione comunitaria, la Direttiva costituisce un intervento di sistema, funzionale ad attivare iniziative in un contesto di ampio respiro attraverso il coinvolgimento di una pluralità di soggetti attori e stakeholders.

L’impegno per la sostenibilità continuerà a definire gli interventi della Commissione anche nel prossimo futuro. Anche il mercato, incluso quello immobiliare, si muoverà verso un consolidamento della svolta green. È evidente che in considerazione della portata sistemica dell’intervento, anche gli strumenti attuativi dovranno essere molteplici e adatti a venire incontro alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti (titolari delle risorse, soggetti attuatori, investitori, operatori del mercato, finanziatori e proprietari degli immobili). L’offerta degli strumenti dovrà essere tempestiva per consentire di avviare le attività in tempi certi e ragionevoli al fine di incentivare l’investimento nell’efficientamento energetico degli immobili anche attraverso ritorni adeguati per gli investitori. Immobili con elevante prestazioni energetiche rispondenti agli standard della Direttiva EPBD accrescerebbero il valore del patrimonio immobiliare del Paese, agevolando a propria volta la raccolta di capitali favorendo, quindi, un circolo virtuoso di investimenti nel settore immobiliare allargato (che come noto rappresenta un settore portante per il PIL e l’economia del Paese). Sarà onere dello Stato in primis ma anche dei soggetti coinvolti fornire le risposte richieste dall’Unione Europea in primis, e dagli operatori del mercato, in secondo luogo, affinché gli obiettivi posti dalla Direttiva possano trasformarsi in un volano per il settore immobiliare italiano, nonché per l’intera economia italiana e, da ultimo, dell’Unione Europea. Sarà di fondamentale importanza trovare un equilibrio delle fonti finanziarie che garantiranno un così elevato numero di ristrutturazioni degli immobili. Non potrà prescindersi da una fitta collaborazione di tutti gli attori: dallo Stato alle regioni e gli enti locali, fino ad arrivare alle istituzioni dell’Unione Europea per giungere, da ultimo, agli investitori privati nei confronti dei quali dovranno essere resi accessibili adeguati strumenti di credit enhancement secondo gli schemi e gli strumenti che abbiamo descritto in precedenza (oltre che altre figure chiave nelle progettuali dell’efficientamento energetico, quali progettisti, contraenti generali, contraenti specializzati e installatori), attraverso una risposta allargata di sistema in grado di sfruttare l’esperienza gestionale maturata tramite gli strumenti di finanziamento e garanzia utilizzati in passato, ma adattandoli alle specificità ed agli obiettivi della Direttiva EPBD. Nel senso di quanto sopra e raccogliendo i precedenti spunti si potrebbe concretamente pensare ad uno strumento di sistema che supporti gli interventi di efficientamento e riqualificazione degli immobili in funzione del raggiungimento degli obiettivi in una logica di finanza di mercato, grazie all’uso delle varie forme di risorse pubbliche disponibili. Tale strumento potrebbe prendere la forma di fondi di garanzia attivabili dagli operatori a supporto di progetti funzionali alla realizzazione di nuovi edifici o a operazioni di efficientamento e riqualificazione degli edifici esistenti: potrebbero difatti ipotizzarsi interventi volti a garantire sia investitori che soggetti privati proprietari di immobili e/o costruttori come ad esempio: – un fondo di garanzia a copertura di operazioni di finanziamento green e/o di operazioni di bond (anche di tipo basket) volte a finanziare la realizzazione di investimenti coerenti con finalità della direttiva; sia un fondo di garanzia accessibile a privati e costruttori a copertura dei i canoni di locazione rinvenienti dagli immobili costruiti e/o efficientati in coerenza con le best practices e gli standard della direttiva al fine di rendere bancabili le operazioni, mitigando il rischio di mercato; nel contesto sopra descritto, nel disciplinare i requisiti di accesso ai fondi, potranno essere declinate in maniera puntuale le previsioni volte ad assicurare che l’utilizzo dei fondi sia posto a beneficio di soggetti, progetti e investimenti che utilizzino tecnologie innovative in termini di sostenibilità ambientale ed economica efficaci ai fini della generazione, della distribuzione, dello stoccaggio e del consumo ottimali dell’energia al fine di sostenere un sistema energetico più affidabile, sostenibile ed efficiente.