Gilberto Pichetto Fratin al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abitermo del 22 Aprile 2024


Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024 ha così dichiarato: “Ringrazio il Presidente Remind Paolo Crisafi per l’invito ad un confronto su un tema importante come quello della sostenibilità nell’immobiliare. Si tratta di uno snodo strategico della transizione ecologica che incrocia la tutela del nostro patrimonio culturale e una risposta efficace alle esigenze di decarbonizzazione. È importante non temere il cambiamento, ma sapere quindi cogliere quello che è l’opportunità, che è solo un mutamento strategico del modello di sviluppo può innescare verso il futuro. Dobbiamo modernizzarci. Questa è la sfida che il nostro Paese dovrà affrontare avendo l’accortezza di tenere i piedi bene per terra, cercando di gestire questo cambiamento epocale dato dalla transizione ecologica. Un mutamento imposto, in primo luogo, dagli effetti del cambiamento climatico e reso ancor più complesso dalle turbolenze dei conflitti geopolitici che purtroppo ci sono vicini. Ma dobbiamo cercare di vivere questa transizione ecologica, energetica, ambientale come un’opportunità per essere i primi a dare un esempio per gli altri Paesi, come è accaduto nella trattativa sugli imballaggi. E vorrei anche qui ribadire che la recente approvazione della direttiva “case green” in Europa non tiene conto di tutte le esigenze, invece, delle caratteristiche del nostro Paese, anche se è migliorata molto. Un dissenso che abbiamo espresso e argomentato in tutte le sedi, ma che non mette in discussione l’impegno che abbiamo assunto sul fronte della decarbonizzazione e al 2050. La direttiva, seppur migliorata, non è adeguata al contesto italiano, dove il 70% dei fabbricati ha oltre 70 anni. Una situazione che espone gli italiani a spese rilevanti per l’efficientamento, rendendo l’obiettivo zero emissioni degli immobili entro il 2050 certamente molto più complesso e molto più oneroso. Le nostre azioni dovranno essere graduali al fine di attuare questo percorso con intelligenza. Interventi che devono coniugare gli obiettivi ambientali con la tutela socio-economica degli italiani e delle fasce più deboli. E quindi, concludo, con un saluto ribadendo a tutti i partecipanti a Build in Italy by Remind il mio augurio di buon lavoro, oltre ad un grazie per il contributo dell’associazione a definire la via più corretta per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione al 2050.