Luciano Ciocchetti al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024


Luciano Ciocchetti Vicepresidente Commissione Affari Sociali della Camera al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024 ha così dichiarato: “Grazie di cuore, grazie a Paolo Crisafi, grazie a Remind, perché posso parlare di urbanistica legata alle attività sociali che sono oggetto della mia vicepresidenza di commissione alla Camera; alcune questioni sono strettamente legate, lo dicevano anche il Viceministro Maria Teresa Bellucci e il Vicepresidente di Commissione Marco Perissa: siamo il luogo dove viviamo, operiamo e transitiamo, dove si svolge la propria vita quotidiana. Importante che venga svolta un’azione di integrazione, attraverso anche la cultura dell’abitare, la manutenzione, la gestione, la riqualificazione, la rigenerazione, la dotazione di servizi. Abbiamo purtroppo delle sacche di emarginazione sociale che portano poi ad avere i fenomeni che oggi abbiamo non soltanto a Caivano, ma anche purtroppo in altre realtà urbane della nostra Nazione. Abbiamo un problema di integrazione; purtroppo abbiamo una legge urbanistica che è del 1942, la 1150, modificata nel 1967 con la Legge Ponte, la n.765 del 1967, con una serie di novelle che sono state fatte successivamente, ma che non hanno mai ridefinito una realtà che è totalmente cambiata. La società del 1942 e la società del 1967 sono società che oggi non esistono più, non si è più definito un percorso corretto del rapporto tra pubblico e privato, il pubblico che deve indirizzare, definire le visioni e lo sviluppo di una città, e il privato che deve avere le ambizioni di fare impresa, ma all’interno di un contesto in cui ci sia appunto un equilibrio di risposta dal punto di vista dei servizi, della qualità costruttiva, dell’integrazione sociale. Poi abbiamo una legge edilizia del 2021, abbastanza nuova in confronto agli altri, ma che si innesta però su una situazione di base, che è la base della legge urbanistica assolutamente superata e vecchia. In questo, chiaramente si sono inserite le regioni, che hanno legiferato loro e hanno creato un caos legislativo totale con meccanismi assolutamente inadeguati e comunque non definiti in un indirizzo generale nazionale, manca una legge nazionale sulla rigenerazione urbana, non c’è, ci sono solo alcuni esempi di leggi regionali sulla rigenerazione; quella del Lazio posso dirvi che è assolutamente un fallimento, se soltanto 57 comuni su 378 hanno aderito ad alcuni articoli della Legge n.7 del 2017 della Regione Lazio, che appunto, come ha ricordato il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma, fu fatta senza una vera programmazione ma per voler andare in qualche modo “contro” a noi che avevamo realizzato il piano-casa, che aveva certamente dei limiti, non è che era il Vangelo, anche perché chiaramente si lavorava in una situazione di crisi economica del settore edilizio drammatica. lo diceva prima il Vicepresidente Marco Perissa, più riqualificazione e rigenerazione dell’esistente, perché questa è la sfida che noi oggi abbiamo di fronte, abbiamo costruito tanto, ma noi oggi abbiamo bisogno di riqualificare il patrimonio edilizio-immobiliare e Paolo Crisafi è un esperto che può dare un importante contributo insieme a Remind e ai partner che sono al suo interno.