Marco Barile al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024


Marco Barile Ceo Progedil Gruppo Immobiliare al Think Tank Build in Italy – L’Italia che Abiteremo del 22 Aprile 2024 ha così dichiarato: “Il mercato immobiliare italiano ha da sempre dimostrato grande resilienza ai vari periodi della nostra recente storia, così ha fatto anche negli ultimi due anni riscontrando, in generale, numeri assolutamente interessanti, soprattutto nell’asset class residenziale.

Mi sono permesso di paragonare il mercato immobiliare ad un oceano, fatto quindi di aree di bonaccia, aree di tempesta, zone di riparo e zone in procinto di incontrare tempeste.  Nell’orientamento generale, il mercato attuale è però un mercato assolutamente più esigente del passato, e cerca risposte precise ai bisogni attuali; non è un caso, infatti, come molte delle nuove proposte immobiliari immesse sul mercato abbiano riscontrato grandi successi commerciali e, non è un caso, che tutti questi casi di successo riguardino sempre iniziative di riqualificazione con all’interno una precisa risposta alle esigenze attuali delle famiglie. Per evitare che l’oceano tutto, entri in una nuova tempesta generalizzata, Il tema sollevato nello speech riguarda il difficile rapporto che avremo nel breve, tra costi di costruzione e le reali possibilità economiche delle famiglie; queste, infatti, hanno visto invariate o anche peggiorate le proprie capacità di spesa mentre gli sviluppatori ha riscontrato un costante ed inesorabile aumento dei costi edificatori, siano essi derivati dall’aumento delle materie prime, siano essi derivati dall’aumento dei costi per la realizzazione di prodotti edilizi sempre più eco-sostenibili. Questo rapporto sta portando gli sviluppatori ad elevare i prezzi di vendita contro un mercato che, tranne piccole realtà, non ha incrementato la propria capacità di spesa. Visto il fatto che le rigenerazioni edilizie sono uno strumento essenziale per il miglioramento dei contesti cittadini, sia in termine di inquinamento, sia in termine di sicurezza è determinante trovare strumenti che permettano, da un lato la facilitazione del processo di rigenerazione di tutte le aree degradate delle nostre città e, dall’altro, un virtuoso partenariato pubblico-privato per permettere di diminuire il gap presente e futuro derivato dal rapporto redditi familiari (capacità di spesa) e sostenibilità dei progetti di sviluppo (costi edificatori o incentivi economici per la rigenerazione). Trovare una relazione congrua tra pubblico e privato nell’ambito delle rigenerazioni urbane sarà il vero segreto del successo della trasformazione delle nostre città più importanti, contribuendo sensibilmente al miglioramento del contesto nel quale viviamo.