Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy) al Think Tank Remind Futuro Italia
Messaggio di Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy al Think Tank Remind “Futuro Italia”.
Saluto i relatori e tutti i partecipanti al Think Tank Remind “Futuro Italia” ringraziandovi per l’invito che a causa dei numerosi impegni istituzionali di questi giorni ho dovuto declinare. L’immobiliare allargato contribuisce al PIL italiano per il 30% e, al di là dei numeri, rappresenta un volano eccezionale per la crescita toccando in modo trasversale tantissimi settori andando dalla progettazione, alla produzione fino alla gestione e manutenzione degli immobili oltre che di infrastrutture. L’Immobiliare allargato è composto dalle migliori forze produttive, assicurative, previdenziali, sociali, sanitarie, della sicurezza, economiche, finanziarie, sportive, turistiche, culturali, infrastrutturali e immobiliari del Paese. Questa impostazione offre a Remind una visione a tutto tondo della nostra società a cui oggi avete l’occasione di parlare in chiave di sviluppo sostenibile e sicurezza. Non posso che iniziare ricordandovi come la sicurezza sia prioritaria per il nostro Governo. Dopo i fatti di Ischia ci siamo mossi con estrema solerzia per garantire assistenza e risorse a una popolazione provata dall’emergenza, ma nostra intenzione tuttavia è lavorare su strategie di lungo periodo in grado di garantire la sostenibilità nel senso più ampio.
Da parte della società civile, del mondo delle imprese, del Governo e delle amministrazioni è sempre più diffusa la consapevolezza di dover adottare con urgenza un approccio integrato e misure concrete per affrontare le attuali sfide legate al rispetto dell’ambiente e alla necessità di essere competitivi. Da una parte ci sono gli standard della twin transition e dall’altra un contesto geopolitico teso e inaspettato: l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia rende necessaria una revisione dei progetti del PNRR in considerazione del cambiamento delle condizioni rispetto al momento della genesi dei progetti. In particolare il settore edile è in forte sofferenza: secondo le stime del MIT sull’aumento dei prezzi delle materie prime da costruzione, nel 2022 sono 54 su 56 i materiali che hanno subito un rincaro superiore all’8%. Ciò determina, ovviamente, un aumento complessivo dei costi, sia per quanto riguarda gli appalti pubblici che i cantieri privati, grandi o piccoli che siano. Inoltre i rincari dell’energia si tradurrebbero in un aumento dei costi di produzione annuali per l’intera economia italiana pari a circa 11 O miliardi su una bolletta energetica pre-pandemia di quasi 87 miliardi. In legge di bilancio abbiamo introdotto misure per affrontare l’emergenza destinando a famiglie e imprese 21 miliardi che, sommati agli stanziamenti del decreto Aiuti-quater, arrivano a 30. Il metodo di lavoro che intendiamo seguire coniuga la necessità di dare immediata risposta alle esigenze di cittadini e imprese, avviando al contempo misure che pongano le basi per una soluzione strutturale ai problemi.
Ne è un primo esempio l’articolo 4 del DL Aiuti-quater, cosiddetto “gas release”, che prevede un aumento della produzione nazionale di gas, volto in maggior parte a garantire al sistema produttivo italiano, in particolare ai clienti finali industriali a forte consumo di gas, parte dei propri consumi a prezzi controllati e sostenibili. La norma non pregiudica né mette in discussione in alcun modo gli investimenti in atto e pianificati sul fronte della transizione ecologica: siamo consapevoli che la transizione ecologica rimane l’unica strada per raggiungere gli obiettivi ambientali su cui l’Italia si è impegnata a livello europeo. L’impegno del Governo è quello di orientare le risorse finanziarie alla transizione ecologica del Paese per conseguire uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, obiettivo che emerge chiaramente anche dagli impegni presi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nelle misure di accompagnamento al Piano. Il Ministero delle Imprese e del Made in ltaly ha intenzione di fare la sua parte per continuare questo percorso con convinzione: nell’ambito di un riordino generale degli incentivi previsto dalla Legge di Bilancio, potenzieremo le misure già in atto a sostegno delle imprese. Dobbiamo accompagnare il tessuto imprenditoriale lungo il percorso di decarbonizzazione e sostenibilità dei processi produttivi offrendo sostegni per le attività di ricerca industriale, sviluppo e industrializzazione dei risultati ottenuti.
Credo nell’Italia e nella capacità dei nostri imprenditori di saper cogliere le tante opportunità che abbiamo di fronte, consapevole che ci sono ostacoli da affrontare in modo congiunto. Il mio Ministero è la casa delle imprese e come tale è aperto per proseguire un dialogo costruttivo e realistico con Remind così da favorire quel cambiamento culturale condiviso e inclusivo, oggi davvero indispensabile a fare della sostenibilità una soluzione invece che un vincolo al futuro da costruire insieme.
Grazie e buon lavoro.