Lucia Bizzarri (Amministratore Bizzarri) al Think Tank Remind Futuro Italia

Al Think Tank Remind “Futuro Italia” è intervenuto Lucia Bizzarri Amministratore Bizzarri che ha così dichiarato:

“In qualità di Broker che opera quasi esclusivamente nel settore Construction volevo porre l’attenzione su 2 aspetti importanti.
Come noto il settore delle costruzioni, nel corso del 2022, ha trainato la crescita del pil, grazie soprattutto agli incentivi posti in essere per adeguare il nostro patrimonio immobiliare agli standard europei, sia in ambito di risparmio energetico che di adeguamento alle norme antisismiche.

Per far sì che il trend positivo continui, permettendo così una forte ripresa dell’economia a nostro avviso occorre intervenire sia per le opere pubbliche, che per l’edilizia privata. Il superamento della crisi energetica e dell’inflazione
galoppante passa necessariamente dalla loro ripresa, anche tramite lo sviluppo ed ammodernamento delle infrastrutture.

Per quel che concerne l’appalto pubblico, al fine di cogliere le opportunità offerte dal PNRR, abbiamo bisogno di una revisione del Codice degli appalti che snellisca le procedure senza tuttavia trascurare sicurezza e qualità. Ci aspettiamo velocità, semplificazione, legalità, digitalizzazione, sostenibilità: sono queste le parole chiave che dovranno caratterizzare le procedure. Nessuno spazio all’immaginazione: regole precise, chiare, definite che non lascino dubbi all’interpretazione. Il nuovo governo, anche se da poco insediato, sembra orientato in questo senso, rendere cioè la burocrazia meno rigida, al fine di velocizzare i processi costruttivi e gli appalti. Nella bozza di riforma del Codice degli appalti pare che si vogliano rendere le cauzioni provvisorie per gli appalti sottosoglia comunitaria non obbligatorie. Per alcune tipologie di appalti poi e per le imprese di comprovata solvibilità verrebbero rese facoltative le garanzie DEFINITIVE anche per gli appalti di importi superiori alle soglie.

Attenzione, semplificare però non significa limitare le garanzie a tutela degli enti appaltanti. Eliminare o ridurre i casi di rilascio di garanzie fideiussorie, va a detrimento degli interessi della pubblica amministrazione.
Riteniamo che gli appalti pubblici debbano continuare ad essere garantiti attraverso il rilascio di fideiussioni. Sarebbe molto pericoloso per le stazioni appaltanti essere private di uno strumento importante di tutela, che permetta loro di selezionare in fase di gara le imprese più affidabili con adeguata esperienza. Si evita così il verificarsi di molte situazioni incresciose che hanno portato nel passato ad avere lavori di durata interminabile, che passavano attraverso varie imprese in caso di fallimento di queste, costringendo le stazioni appaltanti a riappaltare i lavori con numerosi oneri aggiuntivi, e conseguente aggravio di spese e tempi di realizzazione. Le fidejussioni, dicevamo, sono un valido strumento di selezione e controllo dei partecipanti, sia in fase di progettazione che di esecuzione. Il fidejussore infatti al momento del rilascio della garanzia si rende garante dell’affidabilità partecipanti all’appalto.

Dobbiamo pensare quindi ad uno snellimento delle procedure: flessibilità nel partenariato pubblico-privato, adeguamento automatico dei prezzi che vada di pari passo con le variazioni di mercato. Il fattore che potrebbe attentare alla sopravvivenza di molte imprese oggi è il rincaro dei materiali, dovuto all’aumento dei costi di produzione per i rincari energetici, ma anche al successo riscosso dai vari bonus che ne hanno fatto lievitare i prezzi . Riteniamo fondamentale che vengano prorogati i sostegni alle imprese di costruzioni contro il caro materiali. Parimenti occorre supportare le famiglie per sostenerne i consumi e non bloccare il moltiplicatore keynesiano di questi ultimi anni. Per quel che concerne l’appalto privato riteniamo che l’abbassamento del tetto dei bonus al 90% possa essere sufficiente a mantenere il trend positivo. Non dimentichiamo che lo Stato si è avvantaggiato e si avvantaggerà sia dei di maggiori gettiti fiscali dovuti al rilascio delle varie autorizzazioni, sia alla rivalutazione dei beni.

E’ indubbio che i lavori di efficientamento energetico, se svolti correttamente, costituiranno un beneficio per tutta la collettività, e mai come oggi questo tema è di forte attualità.
In questa fase, vi sono diverse opportunità offerte dal PNRR e bonus vari, a cui però si contrappongono condizioni avverse come l’inflazione e il caro energia. Sarà opportuno quindi avviare lavori utili allo sviluppo delle energie rinnovabili.
In questo ambito sono di grande interesse la nascita e lo sviluppo delle Comunità Energetiche che permetteranno alle nuove costruzioni di abbattere drasticamente i consumi con un impatto ambientale relativamente basso. Le abitazioni
trarranno l’energia sufficiente per elettricità e riscaldamento dai pannelli fotovoltaici. Ma anche le abitazioni preesistenti e le attività vicine potranno beneficiare dell’energia condivisa prodotta dalle nuove fonti energetiche, riducendo il fabbisogno globale oggi derivante da centrali tradizionali.

Per una nuova cultura dell’abitare, per avere abitazioni sempre più efficienti e confortevoli, ad un costo contenuto ed accessibile per tutti, i bonus devono essere mantenuti e resi possibili anche mediante snellimento delle procedure, affinché il nostro patrimonio immobiliare non diventi obsoleto e quindi inabitabile. Le nuove costruzioni devono rispondere ai requisiti europei, producendo più energia di quanta ne venga consumata.

Ricapitolando occorre mantenere l’accesso al credito ed ai bonus, snellire la burocrazia ed effettuare i dovuti controlli. Uno degli strumenti per la verifica puntuale dei lavori effettuati e del loro costo è il Controllo Tecnico in corso d’opera effettuato da Enti terzi, indipendenti, che tra le altre cose, ne certificano l’autenticità.

Il Controllo Tecnico permette il monitoraggio tecnico e temporale delle opere. Rendendolo obbligatorio si eviteranno le truffe legate a lavori inesistenti e, d’altro

canto, le Compagnie di assicurazione potranno rilasciare una serie di garanzie postume, come richiesto in altri Paesi.
Il Controllo Tecnico oggi viene richiesto dalle Compagnie solo per rilasciare le garanzie obbligatorie postume decennali legate alla legge 210/2004 “ Tutela degli acquirenti “ e relativo d. lgs di attuazione n°122 /2005.

Rendendolo obbligatorio anche per le ristrutturazioni, si potranno garantire con garanzie postume anche tutti i lavori di ammodernamento, con durate diverse, per le opere di lunga durata e non, come definite dal Codice Civile, artt.1699 e 1697″.