Futuro Italia Remind: alleanza pubblico-privato per l’abitare, sostenibilità e messa in sicurezza dell’Italia – Milano Finanza

di Paolo Crisafi*

 

Il comparto immobiliare allargato sancisce una rinnovata sinergia dei settori che ricoprono un ruolo fondamentale nel più vasto orizzonte immobiliare e mette a disposizione dei decisori una task force Pubblico-Privato multidisciplinare di istituzioni, operatori e professionisti altamente qualificati capaci di realizzare modelli per lo sviluppo sostenibile e mettere in sicurezza spazi, luoghi, territori, paesaggi, impianti, immobili e infrastrutture per assicurare livelli maggiori di tutela ambientale, efficienza energetica e qualità della vita.

Obiettivo sostenibilità 

Da questa considerazione nasce la visione di sistema di Remind che si basa sulla scorta di due presupposti che devono essere considerati complementari ed equivalenti in ogni valutazione: le azioni poste in essere devono puntare alla più estesa sostenibilità (energetico-ambientale, economica e sociale) e alla più ampia promozione del benessere e della sicurezza delle persone dove vivono, operano e transitano.

Dalle catastrofi naturali un conto da 7 miliardi l’anno

Non bisogna agire nelle emergenze ma pianificare le azioni, investire nella formazione e nella ricerca. Noi spendiamo circa 7 miliardi l’anno per i danni da catastrofi naturali. Si può ragionare su fissare anche in Italia ex-ante uno schema di ripartizione degli interventi nel caso avvenga una catastrofe naturale ovvero decidere che tipo di responsabilità hanno gli operatori pubblici e privati e a che tipo di responsabilità è chiamato il cittadino.

 

In arrivo le Case Green

Tutte questo deve essere animato da uno spirito europeo, che rispetti le caratteristiche italiane, con un sano realismo che deve tutelare il benessere senza dare adito a derive meramente ideologiche. Il dialogo è in atto con le istituzioni europee, nazionali e locali per migliorare le misure esistenti e per elaborare provvedimenti relativi all’immobiliare allargato (30% del PIL); tra questi, la Direttiva EPBD, le cosiddette «Case Green», che vede da giugno 2023 l’avvio dei negoziati del Trilogo (Parlamento, Consiglio e Commissione) sino alla fase di recepimento nelle Nazioni dove far considerare le particolarità che ci contraddistinguono.

Servono incentivi alla spesa privata

È necessaria la razionalizzazione degli investimenti pubblici e l’incentivazione degli investimenti privati. In Italia gli investimenti pubblici ammontano a circa il 3% del Pil. Non si può dire che ci sia un tema di quantità della spesa pubblica, ma certamente di continuare a migliorare la qualità e l’efficacia sviluppando una green e blu economy che tenga conto delle peculiarità e delle bellezze italiane nel contesto europeo. In Italia gli investimenti privati appaiono sottodimensionati in relazione al PIL. Dato ancora più eclatante se concentriamo l’attenzione sulla spesa per ricerca e sviluppo, molto lontana dagli obiettivi Europei.

Meno fisco sulla casa

Il Pnrr può essere un potente strumento di accelerazione dei progetti funzionali alla trasformazione dell’Italia, ma solo se sarà in grado di coinvolgere sempre più aziende, professionisti e fondi di investimento. È fondamentale continuare a porre in essere azioni per attrarre gli investimenti, migliorare la qualità dell’abitare per tutte le fasce sociali a partire da quelle più deboli, diminuire il carico fiscale sulla casaattuare il piano di sviluppo sostenibile, rigenerazione urbana, valorizzazione immobiliare e messa in sicurezza della Nazione. Tali riflessioni e modalità attuative sono all’attenzione delle istituzioni e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che durante Futuro Italia Remind ha definito “l’Immobiliare allargato uno dei comparti più significativi della Nazione”.

*presidente Remind