Italian Investment Council: i 10 ambiti di attività per sviluppare gli investimenti in Italia – RaiNews

Dalla stabilità politica ed economica alla PA efficiente alle Infrastrutture di qualità tra le priorità analizzate dai rappresentati delle istituzioni e dei settori produttivi del paese, riuniti da Remind

 

Si sono svolte le giornate di approfondimento Remind di Italian Investment Council, l’evento dedicato dall’Associazione presieduta da Paolo Crisafi alla promozione della collaborazione tra settore pubblico e privato per una crescita economica, sociale e sicura in Italia.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana che ha indirizzato un messaggio di saluto: “Rivolgo i miei saluti più cordiali a tutti i partecipanti alla presentazione della nuova piattaforma di dialogo promossa da Italian Investment Council-Remind. In un mondo sempre più interconnesso, gli investimenti esteri rivestono un ruolo essenziale. Questo è tanto più vero per l’Italia, il cui tessuto produttivo è rappresentato in gran parte da piccole e medie imprese, che si caratterizzano per la loro vivacità e per la conseguente necessità di finanziamento delle loro attività. Incontri come quello odierno contribuiscono ad approfondire il tema delle misure da adottare per un sistema economico, finanziario e sociale attrattivo per i mercati. Gli ultimi anni hanno fatto registrare la capacità del Paese di attrarre capitali e su questa strada occorre insistere. Stabilità economica e politica, fiscalità, assetto normativo, burocrazia: sono questi i principali fattori che incidono sulla scelta di un’azienda di investire nel territorio. In questo contesto, ritengo cruciale il dialogo tra tutti i soggetti coinvolti e, in particolare, la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. Essa può, infatti, contribuire a individuare nuove opportunità di crescita per rendere il nostro Paese sempre più competitivo. Ringrazio quindi Remind e il suo presidente, Paolo Crisafi, augurando pieno successo all’iniziativa.”

Ha proseguito il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione ed il Pnrr Raffaele Fitto: “Il PNRR ha avuto una revisione importante, stiamo lavorando a un decreto legge di attuazione di quella revisione; è un grande piano che merita ulteriori momenti di verifica costanti, ma che sicuramente alla luce del lavoro fatto nell’ultimo anno e anche per l’ottima collaborazione con la Commissione europea, rappresenta una grande sfida per la quale oggi ci sono tutte le condizioni per poterla portare in porto. Il governo lavora in questa direzione”. Siamo in una fase in cui stiamo avviando la messa a terra del PNRR che rappresenta una occasione fondamentale per poter intercettare la crescita”, ha detto Fitto ricordando che il PNRR “è per la stragrande maggioranza a debito e quindi la qualità degli investimenti è fondamentale per accompagnare la crescita e il rientro di questo debito. Oggi siamo in attesa della definizione e dell’approvazione della quinta rata e siamo l’unica Nazione in questa situazione a livello europeo. Il lavoro che il governo ha fatto è molto complesso, ma anche molto positivo ed in questo senso sono di grande interesse gli stimoli che provengono da Italian Investment Council – Remind “presieduta da Paolo Crisafi”.

Poi il focus sullo scenario europeo a cura di Nicola Procaccini, copresidente Gruppo Conservatori e Riformisti Europei e un focus speech a cura di Milena Messori, direttore per i finanziamenti BEI a infrastrutture, Energia e Settore Pubblico in Italia che ha evidenziato il ruolo cruciale della Banca Europea degli Investimenti, in cui l’Italia detiene una partecipazione del 20%, nel favorire la collaborazione tra settore pubblico e privato per gli investimenti in settori chiave come l’innovazione, la transizione climatica ed energetica. “La BEI si è trasformata ultimamente nella Banca del clima dell’Unione Europea ed ha confermato questo suo ruolo, nel 2023, dedicando quasi il 50% del totale degli investimenti fatti a iniziative per la lotta al cambiamento climatico. Quando parlo della metà, parlo di un ammontare abbastanza significativo pari a 49 miliardi di investimenti in progetti green.” ha fatto sapere l’esponente della BEI. “Di questi – ha continuato Milena Messori – 7 miliardi sono stati destinati all’Italia per progetti green, dimostrando la capacità del paese di attrarre fondi per iniziative di sostenibilità. Oltre al finanziamento diretto, la BEI agisce come catalizzatore di fondi pubblici e privati, sostenendo il governo italiano nella messa a terra del PNRR attraverso cofinanziamenti, assistenza tecnica e gestione di fondi. Il messaggio che voglio trasmettere, in questo contesto di ampio respiro Italian Investment Council – Remind, è che abbiamo davanti a noi degli obiettivi molto importanti. Se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi che l’Unione Europea si è preposta per il 2050 lo possiamo solo fare con una collaborazione pubblico privato”.

Approfondimento tecnico-scientifico a cura di Marco Rago, consigliere Giuridico del Ministro degli Affari Europei e Cooperazione Internazionale e per la Diplomazia Economica e lo Sviluppo insieme a Marco Daviddi Managing Partener Strategy and Transaction EY e Presidente del Comitato Remind Immobiliare allargato a cui hanno fatto seguito gli interventi di Luca Dal Fabbro Presidente Gruppo Iren, Francesco Di Ciommo Pro Rettore Luiss, Ferruccio Ferranti Presidente Medio Credito Centrale, Bruno Frattasi Direttore Generale Agenzia Cybersicurezza Nazionale, Fabrizio Penna Capo Dipartimento Unità di Missione Pnrr del Mase, Pasquale Salzano Presidente Simest e Matteo Zoppas Presidente Ice.

Sui temi della cooperazione e dello sviluppo il Viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli: “I lavori del convegno si pongono nella consolidata e proficua tradizione di Remind, Associazione Portavoce del Comparto Immobiliare Allargato agli altri Settori Produttivi, un’entità particolarmente impegnata a fornire spunti di riflessioni estremamente preziosi per Governo, Parlamento e sistema economico. Nel mio piccolo, posso dire che già nel primo anno da viceministro delegato alla Cooperazione allo Sviluppo ho dato un contributo all’avvio del Piano Mattei. Al mio arrivo, all’Africa era destinato solo il 39% dei programmi di cooperazione del Ministro degli Esteri. In un solo anno, abbiamo portato quella percentuale al 61%, un traguardo che rende bene l’ideale sulla rilevanza reale che attribuiamo allo sviluppo del continente africano. Insieme al Ministro Pichetto Fratin, inoltre, abbiamo attivato e cambiato destinazione d’uso al Fondo Clima, che era stato concepito come strumento per finanziare la transizione energetica in Paesi emergenti a rapido tasso di crescita e che invece noi abbiamo riorientato verso l’Africa. Si tratta di uno strumento potenzialmente straordinario per le imprese italiane interessate a investire in Africa, cui verranno destinati nei prossimi quattro anni 3 miliardi di euro, che con i fondi della cooperazione allo sviluppo portano a 5,5 i fondi già disponibili per finanziare progetti in Africa”.

Maria Tripodi, sottosegretario degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha evidenziato come gli investimenti siano assolutamente centrali nell’azione di Governo e della Farnesina: “È una congiuntura favorevole quella nella quale l’Italia si trova e quella nella quale il Governo Meloni sta operando. Ci lasciamo alle spalle un anno, quello del 2023, dove la Borsa è cresciuta incredibilmente. Questo significa solo una cosa: fiducia nell’Italia che si esplica anche nel lavoro fatto dai nostri imprenditori e dagli operatori economici che io davvero ammiro e ringrazio per la grande attività che fanno nel portare all’estero il nostro Made in Italy. Il nostro Governo sta lavorando molto, però non voglio mettere i limiti perché penso che si possa migliorare sempre di più. In particolare saprete noi come Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale dall’inizio del nostro mandato, il vice presidente e ministro Antonio Tajani in particolare, ha voluto attuare una strategia ben precisa per quanto riguarda gli investimenti ed è la strategia della diplomazia della crescita. Noi abbiamo messo a terra, peraltro insieme a Marco Rago, consigliere del ministro, a Pasquale Salzano, presidente di Simest, a Matteo Zoppas presidente di ICE, che il nostro Istituto per il Commercio con l’Estero, una linea di indirizzo molto definita che coinvolge tutti gli attori istituzionali a riguardo, proprio a tutela delle nostre aziende, dei nostri player, ma soprattutto nel cuore del nostro tessuto produttivo che sono le piccole e medie imprese”. Ha proseguito il Sottosegretario Maria Tripodi “Come Ministero degli Esteri, lavoriamo molto bene anche con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso in seno al comitato dell’attrazione degli investimenti esteri, che riunisce appunto le principali istituzioni competenti in materia e a cui partecipa anche Remind. E questo è un aspetto molto importante, perché si tratta di un Foro privilegiato per coordinare le attività di attrazione degli investimenti e fornire immediato supporto ai progetti che sono strategici per l’Italia e per la nostra Economia. È chiaro che, quando parliamo di un tema così importante, ci deve essere, e noi stiamo lavorando per questo, un Sistema-Paese che lavora e rema nella stessa direzione. Io, quando penso al Sistema-Paese penso a una filiera, come quella oggi riunita, che va dalle Istituzioni agli imprenditori sino a tutti gli operatori economici. Dunque, ben vengano questi momenti di confronto Remind che ci fanno toccare come Istituzioni, non solo il tessuto produttivo e non solo una fetta importante della nostra economia, ma ci danno l’opportunità di confrontarci in una visione di sistema e, chiaramente, su argomenti che poi sono la quintessenza dell’economia italiana”.

Sulle politiche immobiliari l’intervento di Lucia Albano, sottosegretario dell’Economia e delle Finanze: “Seguo con attenzione la positiva azione di Remind e del suo Presidente Paolo Crisafi. Un’attività che si arricchisce di questa nuova iniziativa di Italian Investment Council: una piattaforma di lavoro comune tra soggetti pubblici e privati indirizzata, tra l’altro, a favorire sempre più utili sinergie e rapporti per razionalizzare processi partecipativi, implementando occasioni di scambio e informazioni, azioni congiunte, progetti. Per questo rilevo un particolare interesse proprio per le materie di mia competenza nel Ministero dell’Economia e Finanze. Tra le altre ritengo prioritaria l’azione tesa a valorizzare le questioni relative a investimenti comprese la valorizzazione del patrimonio. Vogliamo valorizzare il nostro patrimonio immobiliare pubblico, tra i più belli al mondo, lungo una direttrice che potremo riassumere in tre S: social housing, student housing, senior living. Recepisco volentieri lo spunto condiviso nel corso dei lavori Remind di aggiungere una quarta “S” relativa alla Sicurezza, pensando alle Caivano d’Italia”

 

Marco Fossataro Chief Financial Officer Ferrovie dello Stato Italiane

 

Marco Daviddi Managing Partner Strategy and Transaction EY

Tra i rappresentanti dell’immobiliare allargato ai settori produttivi della NazioneTommaso Accetta Presidente Giovani Remind, Giuseppe Capicotto Direttore Generale eFM, Stefano Cervone Presidente del Collegio Sindacale Assicuratrice Milanese, Antonio Ciucci Amministratore Delegato Ircop, Mario Costantini Amministratore Delegato Neva Sgr,Maurizio Della Fornace Amministratore Delegato Vinci Energies Building Solutions Italia, Alberto Gustavo Franceschini Weiss, Emilia Garito Presidente Deep Ocean Capital Sgr, Giulio Gravina Cofondatore Gruppo Italpol, Alfredo Ingletti Amministratore Delegato 3aS,  Luca Iuliano Direttore Engineering Telsy, Pietro Putetto Amministratore Delegato Planet Smart City Advisory, Michele Stella Amministratore Delegato Polis Fondi Sgr, Giorgio Tinacci Ceo Casavo e Gabriele Scicolone Amministratore Delegato Artelia Italia e Consigliere Delegato Remind. Sono seguite le sessioni in materia di Semplificazioni, Sostenibilità, Trasporti, Sport e Turismo.

Maria Elisabetta Alberta Casellati, ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa ha rappresentato: “Italian Investment Council – Remind è una iniziativa che costituisce un prezioso momento di confronto sull’importanza di diffondere anche all’estero la conoscenza del “marchio Italia” e delle opportunità di investimento che offre. Sono altrettanto convinta che la semplificazione e il miglioramento della qualità della regolazione costituiscano un obiettivo prioritario per garantire la certezza del diritto, nonché il presupposto per lo sviluppo politico e sociale e per la crescita economica dell’Italia. Grazie a incontri di questo tipo, che favoriscono le sinergie tra il mondo imprenditoriale e quello istituzionale, si promuove l’affermazione del Sistema Paese e si incoraggia l’attività degli investitori, che rappresenta un motore di crescita dell’economia e un moltiplicatore di PIL e di occupazione.”.

Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha sottolineato che “Il focus sullo sviluppo sostenibile, sulla sicurezza e sulla attrattività degli investimenti affronta un tema centrale dei prossimi anni per il nostro Paese, per l’intera Europa. In questo campo, il Governo dal suo insediamento articola la propria azione su un doppio binario: da un lato abbiamo destinato fondi rilevantissimi agli investimenti, grazie al Pnrr, ma non solo grazie al Pnrr. Anche fondi del bilancio dello Stato. Dall’altro siamo impegnati anche a creare le condizioni normative, procedurali, burocratiche, perché gli investimenti pubblici e gli investimenti privati possano essere attuati e diventare, quindi, un volano di sviluppo del Paese. Lo abbiamo fatto per le rinnovabili con incentivi e misure per eliminare lacci e lacciuoli che avevano rallentato – che rallentano ancora – le autorizzazioni ai nuovi impianti rendendo più arduo raggiungere il target che ci siamo dati sul clima con il PNIEC. Lo abbiamo fatto rafforzando le commissioni per l’autorizzazione definendo un sistema di regole snelle e condivise con le Regioni per consentire di dispiegare appieno tutte le nostre potenzialità che abbiamo in questo settore.

Inoltre, abbiamo reso attivabili investimenti per oltre 27 miliardi di euro per il sostegno alle imprese, per la promozione e lo sviluppo delle rinnovabili nelle rinnovabili e per la sicurezza energetica, anche con grandi investimenti e grandi impianti. Sono certo che da Italian Investment Council – Remind arriveranno spunti, suggerimenti ma anche critiche costruttive che aiuteranno il Governo e il Parlamento a definire insieme un percorso virtuoso e condiviso per il per il futuro del nostro Paese.”

Daniela Santanchè, ministro del Turismo Daniela Santanchè ha detto: “L’iniziativa Italian Investment Council- Remind sulle tematiche del più intenso e positivo dialogo tra settori pubblici e privati in una prospettiva di sviluppo per il futuro della Nazione, ci trova come sempre partecipi e collaborativi.  Da tempo l’impegno del governo nel settore del Turismo è finalizzato a ricercare sinergie capaci di generare occasioni di sviluppo: i risultati ci danno ragione considerato che il turismo rappresenta il 13% del Pil nazionale e apporta un valore di oltre 255 miliardi alla nostra economia. Sono dati in costante crescita soprattutto dopo la pausa del Covid che ha mutato lo stesso concetto di turismo, proiettandolo verso una visione legata anche agli spostamenti nei piccoli centri, con tempi più lenti e pause, soprattutto negli itinerari verso il sud della nostra Penisola. Stiamo accompagnando questo sviluppo con un piano strategico industriale per il turismo fondato su una serie di “pilastri strategici” quali la governance, l’inclusione, la sostenibilità, la formazione e le carriere professionali, che devono sostenere tutte le attività nel settore turistico per favorire il ruolo di riferimento internazionale dell’Italia non solo in Europa ma in tutto il mondo. Si tratta di valorizzare questo grande patrimonio che abbiamo a disposizione nel quale si saldano i valori della nostra millenaria cultura, della storia e delle tradizioni nazionali, unendo le forze sane e vitali della nostra società. Per questo continueremo con Remind nell’opera di costante dialogo verso obiettivi per il benessere di tutta la Nazione”.

 

Manfredi Lefebvre, Silvia Lefebvre, Massimo Ponzellini e Paolo Crisafi

Hanno fornito un contributo di esperienze e competenze: Rossana Ciuffetti Direttore Sport Impact Sport e Salute, Maria Carmela Colaiacovo Amministratore Delegato Tourist, Marco Fossataro Chief Financial Officer Ferrovie dello Stato Italiane, Manfredi Lefebvre Presidente Gruppo Heritage, Lodovico Mazzolin Direttore Generale Credito Sportivo, Massimo Ponzellini Presidente Centro Studi Giuseppe Bono e Franco Presicce Accountable Manager e Chief Technology Officer Ita Airways. 

A conclusione dei lavori i co–presidenti della Cabina di Regia per gli Investimenti hanno indirizzato messaggi volti a incoraggiare l’attività di Remind per l’attrattività degli investimenti, lo sviluppo sostenibile e la messa in sicurezza della Nazione.

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy che ha precisato: “Sono convinto che l’attrazione degli investimenti è uno dei driver di crescita su cui è indispensabile puntare per aumentare la competitività e il valore delle nostre imprese e dell’intero Paese. Questo è il momento giusto. Recentemente il più grande fondo di investimento americano ha infatti indicato nel proprio report agli investitori come l’Italia sia il paese ideale in cui investire, in questo contesto, all’interno dell’Unione Europea. E infatti il nostro Paese è sempre più come meta di arrivo di investitori e imprese estere. E siamo certi che i margini per crescere siano ancora più ampi. Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sugli investimenti nel mondo, l’Italia ha recuperato molte posizioni negli ultimi anni rispetto ai dati di partenza piuttosto inferiori. Occupa adesso l’ottavo posto in Europa per stock di investimenti esteri. C’è da fare ancora di meglio. Essere attrattivi è infatti risultato di una serie di fattori: un sistema fiscale che funziona, infrastrutture efficienti, un sistema educativo all’avanguardia e una solida organizzazione della ricerca e una chiara politica industriale; e nel contempo una amministrazione della giustizia che possa esercitare in poco tempo, che possa rispondere ad eventuali richieste. Tutti ambiti sui quali il Governo è intervenuto sin da subito, creando le condizioni di sistema per favorire le condizioni abilitanti ad una crescita economica sostenibile. Al nostro Ministero abbiamo avviato una nuova stagione dando il via a numerose iniziative, così da facilitare l’arrivo di capitali e persone. Lo scorso anno nel 2023 abbiamo introdotto un’unità di missione attrazione sblocco degli investimenti e abbiamo realizzato una task force dedicata a questo che ha già avviato la propria attività in settori strategici: dalla microelettronica all’automotive. Parallelamente sta prendendo forma un disegno organico di politica industriale articolato in numerose iniziative a partire dal disegno di legge di riordino degli incentivi, approvati in Parlamento ed ora in fase di attuazione, hanno lo scopo mettere ordine alla giungla degli incentivi che a cui le imprese hanno difficoltà a rispondere. Ed ora siamo impegnati sul Piano transizione. 5.0, importante per incentivare gli investimenti nella innovazione tecnologica, green e digitale delle imprese italiane.

E ancora, siamo impegnati a realizzare tre grandi leggi quadro, già inserite la manovra economica, quello sulle tecnologie emergenti: intelligenza artificiale, meccanica quantistica, metaverso e realtà virtuale. E in più il disegno di legge sulla space economy, sull’economia dello spazio e quello sulla blue economy, sull’economia del mare, su cui abbiamo una particolare vocazione e che indicano anche i comparti chiave per disegnare il futuro. È importante raccogliere dal mondo produttivo istanze specifiche per disegnare un’organica politica industriale e migliorare la capacità di attrarre nuovi investimenti in ogni comparto le nostre imprese producono made in Italy distinguendosi per qualità e innovazione. Questa è e rimarrà sempre la premessa indispensabile del nostro successo che ci contraddistingue nel mondo: produttori di eccellenza di qualità. Questo potrà solo crescere anche grazie al vostro lavoro”.

Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha fatto presente: “Ringrazio Italian Investment Council – Remind e saluto tutti i partecipanti a questo importante momento di riflessione sull’attrattività dell’Italia in tema di investimenti. Il dialogo tra pubblico e privato quando si parla di attrazione di risorse estere è della massima importanza e al centro della diplomazia della crescita, la strategia di sostegno all’export e all’internazionalizzazione del nostro sistema economico e produttivo che ho avviato sin dall’inizio del mandato. Gli investimenti sono un comprovato volano di sviluppo economico e sociale. Grazie anche al capitale privato, italiano e internazionale, il nostro tessuto economico guarda al futuro con ottimismo. Lo confermano i dati resi pubblici oggi che hanno visto il nostro saldo commerciale crescere nel 2023 grazie ad un rafforzamento delle nostre posizioni sui nuovi mercati. Oggi il nostro Paese è tra i primi tre esportatori a livello mondiale in oltre mille categorie merceologiche.

Gli investimenti ci permettono inoltre di presidiare i settori più strategici per la sicurezza nazionale, dall’intelligenza artificiale ai semiconduttori più avanzati. La nostra sicurezza passa inoltre attraverso strumenti come il “golden power” che garantiscono la coerenza tra la politica industriale, la politica estera e la politica di sicurezza.

Per il Governo, la promozione dell’Italia come destinazione privilegiata per investimenti è un’assoluta priorità. Penso, ad esempio, alla collaborazione tra il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel quadro del Comitato Attrazione Investimenti Esteri, foro strategico per promuovere unitariamente l’immagine del Paese e sostenere i grandi progetti d’investimento. Da Ministro anche del Commercio Estero, penso inoltre sia importante ricordare il ruolo svolto all’estero in stretto raccordo tra loro da Ambasciate, Consolati e uffici di ICE Agenzia, che mette a disposizione degli investitori stranieri una panoramica delle straordinarie opportunità che offre il nostro Paese. In conclusione vogliamo creare in Italia un ambiente d’investimento stabile ed attraente per tutti gli operatori, anche con la puntuale attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e proseguendo a passo spedito sulla strada delle riforme. È una sfida a tutti i livelli per il Sistema Paese, che vede impegnate fianco a fianco le Amministrazioni centrali dello Stato, gli enti locali, i privati e le associazioni. Contate su di me, contate sul Governo.”

Le conclusioni sono state a cura di Renato Loiero, consigliere delle Politiche di Bilancio del presidente del Consiglio che ha dato la visione dello scenario socio – economico dell’Italia riassumendo, altresì, 10 ambiti di intervento di Italian Investment Council per favorire la crescita, lo sviluppo sostenibile, la messa in sicurezza e l’attrattivita’ degli investimenti in Italia. Renato Loiero ha così sintetizzato: “Sono 10 gli ambiti di intervento su cui lavorare:1 Stabilità politica ed economica; 2 Ambiente normativo favorevole e PA efficiente;3 Infrastrutture di qualità materiali e digitali; 4 Manodopera qualificata e competitiva e aumento dei salari; 5 Incentivi fiscali mirati e agevolazioni finanziarie selettive; 6 Sviluppo sostenibile e  messa in sicurezza; 7 Promozione del Made in Italy e marketing territoriale; 8 Sviluppo di filiere/reti impresa; 9 Collaborazione pubblico-privato per gli investimenti; 10 Contratti di Sviluppo e Zone economiche speciali.

 

Renato Loiero Consigliere per le Politiche di Bilancio del Presidente del Consiglio

Per quanto riguarda collaborazione pubblico-privato per gli investimenti, Il PPP comprende una vasta gamma di modelli di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato utilizzato in tutti quei casi in cui il settore pubblico intenda realizzare un progetto che coinvolga un’opera pubblica, o di pubblica utilità, la cui progettazione, realizzazione, gestione e finanziamento – in tutto o in parte – siano affidati al settore privato. Fenomeno complesso, definito dal legislatore (art. 174, comma 1, del d.lgs. n. 36/2023), tra un ente concedente e uno o più operatori economici privati attraverso un rapporto contrattuale di lungo periodo per raggiungere un risultato di interesse pubblico. Per quanto riguarda i vantaggi Il settore privato facilitato nel fornire le proprie capacità manageriali, commerciali ed innovative nella progettazione, finanziamento, costruzione e gestione di infrastrutture di pubblica utilità, ottenendone un ritorno economico. La fase di gestione dell’opera consente di generare i flussi di cassa necessari a rimborsare il debito contratto e remunerare gli azionisti. Inoltre Il settore pubblico trae beneficio dalla presenza dei privati al fine di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili capaci di generare un circolo virtuoso tra spesa pubblica e prestazioni di servizi pubblici di qualità, oltre ad incrementare la dotazione infrastrutturale della Nazione.”