L’Italia in Europa e nel Mondo al Think Tank Remind Futuro Italia – Agenpress

I saluti della Meloni e gli interventi di Maurizio Gasparri, Daniela Santanchè, Edmondo Cirielli. Per Remind Paolo Crisafi, Giorgio Lupoi e Manfredi Lefebvre

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha inaugurato i lavori del Think Tank Futuro Italia Remind, presieduta da Paolo Crisafi, in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia, diretto da Carlo Corazza, in cui gli esponenti delle Istituzioni Europee, Nazionali e Locali insieme alle buone pratiche dei Settori Produttivi dell’Immobiliare allargato (30 % del Pil) si sono riuniti per discutere e analizzare le sfide da affrontare e le opportunità da cogliere per garantire un futuro migliore alla nostra Nazione.

 

Giorgia Meloni Presidente del Consiglio dei Ministri

Fra i partecipanti istituzionali:

Maurizio Gasparri Vicepresidente del Senato della Repubblica: “L’azione che con Remind state svolgendo ci spinge ad una riflessione costruttiva in una dimensione Europea, come è inevitabile che sia e con tutta una serie di difficoltà che, però, comporta. In vista delle elezioni europee, proprio a chi ci chiede quale sarà la prospettiva delle alleanze, io rispondo che le elezioni non sono il concorso per i funzionari. In quel caso ci sono delle selezioni che richiedono una competenza e un atteggiamento di assoluta neutralità. Le elezioni europee invece sono delle elezioni che si devono svolgere sulla base di prospettive politico-programmatiche personalmente ritengo che l’azione che Futuro Italia Remind ci spinge a svolgere credo sia quella che noi stiamo ponendo in essere ovvero: confermare una inevitabile e necessaria appartenenza al meccanismo Europeo, alle Istituzioni Europee, alla dimensione europea senza la quale non c’è uno spazio, una prospettiva, una possibilità di incidere sui fatti economici,  politici e sociali; nello stesso tempo però di non essere subalterni a qualsiasi tipo di proposta. Io non so quale sarà la prossima conformazione del Parlamento Europeo, ma mi auguro che un’area che fa capo al Partito Popolare Europeo e che dialoghi con altre forze conservatrici moderate, saldamente iscritte in un circuito democratico ed europeista, possa indurre l’Unione Europea a vivere con maggiore realismo questi processi di transizione.

 

Maurizio Gasparri Vicepresidente del Senato

In questa stessa sala, per iniziativa sempre di Futuro Italia Remind, portavoce dell’Immobiliare allargato, abbiamo discusso sulla direttiva dell’efficientamento energetico per gli edifici. Ora è ovvio che noi dobbiamo avere abbattimenti delle emissioni, dobbiamo intervenire sul parco automobili, dobbiamo ristrutturare il patrimonio immobiliare, però dobbiamo farlo con una gradualità e con delle risorse di sostegno adeguate. Chi sosterrà questa transizione per gli aspetti degli edifici? Questa è una delle obiezioni che noi facciamo alla direttiva. La tempistica è corretta? Serve un tempo più ampio? In Italia abbiamo centri storici, borghi, castelli e in generale un patrimonio che è una delle ricchezze dell’Europa e dell’Italia che è datato e che quindi richiederebbe un approccio di un certo tipo. A volte più da restauratori che da costruttori. Quindi, la posizione di realismo deve portare a far sì che non si possa uscire da un perimetro europeo ed europeista. Questa transizione e queste sfide le dobbiamo affrontiamo come europei. Noi crediamo, in definitiva, ad una condivisione di politiche di gestione del fenomeno, sia con gli aspetti di apertura sia con gli aspetti di contenimento, che sono indispensabili. Lo stesso sui capitoli della transizione che devono essere rivisti perché è uno scenario problematico. Conclusione: stare dentro questo processo, non in maniera acritica, afona e subalterna e tendere di più sul versante della Realpolitik di un fronte popolare per ciò che concerne le scelte future sulle politiche di transizione e le politiche di contenimento. Siamo di fronte ad una necessità di realismo, di bilanciamento di queste politiche e quindi di un’Europa che debba, nelle politiche di transizione, non desistere ma attuarle con un gradualismo, un sostegno economico e una visione più adeguata a quello che si può realmente. Io mi auguro che una via di realpolitik si affermi e, in questo, le elezioni Europee sono un passaggio non secondario. Continuerò a partecipare a questi incontri realizzati da Remind per ascoltare e portare i contributi all’attenzione”.

 

Daniela Santanchè Ministro Turismo: “Saluto tutte le autorità, il Presidente Remind Paolo Crisafi, il Vicepresidente Remind Manfredi Lefebvre, Barbara Casillo, Massimo Ponzellini e gli altri manager e imprenditori partecipanti al Think Tank, Futuro Italia Remind, che si sta svolgendo proprio oggi, in questa data molto importante, perché stiamo parlando della giornata mondiale dell’ambiente. Di questo vi ringrazio per la vostra sensibilità. Per quanto riguarda il turismo sostenibile noi ci stiamo interessando moltissimo perché ormai il turismo sostenibile è una scelta di viaggio che è una quota di turisti che sta crescendo sempre di più e che sono persone che compiono consapevolmente questa scelta. Naturalmente quando parliamo di sostenibilità non dobbiamo pensare, soltanto ai temi dell’ambiente, ma dobbiamo essere attenti anche per quanto riguarda gli aspetti culturali, perché noi abbiamo tantissime produzioni artigianali, i nostri prodotti enogastronomici a chilometro zero, la tradizione dei nostri borghi, delle città e delle grandissime bellezze che abbiamo.

 

Daniela Santanchè Ministro Turismo

Dobbiamo anche sempre tener conto della sostenibilità dal punto di vista dell’economia locale, perché bisogna tenere insieme tutte e tre le dimensioni del la sostenibilità: ambientale, economica e culturale. Oggi noi come dato abbiamo che il 70% dei turisti sceglie la sostenibilità e l’Italia è in teste alle d estinzioni, confermandosi un brand affermato ben più attrattivo di quella che è la Francia, di quella che è la Spagna. Quindi il turismo sostenibile non deve essere un segmento o una nicchia di mercato, né una moda, ma è un argomento che interessa specifici appassionati. Quindi la sostenibilità la dobbiamo mettere in tutto quello che è il turismo e non trattarla come se fosse qualche cosa che deve essere trattata a parte. Se prendiamo lo studio che ha condotto booking nel 2022, l’Italia sta andando avanti per quanto riguarda la limitazione nella produzione di CO2 nel sistema ricettivo.

In Italia, gli alberghi hanno raggiunto un potenziale di abbattimento che va al 61%, rispetto invece a quello che abbiamo negli altri Paesi europei che è del 47%. Inoltre vediamo che abbiamo un 70% di proprietari di appartamenti che concorda su quanto sia importante, anzi fondamentale, la sostenibilità. Se poi noi andiamo a vedere anche i dati, per quanto riguarda l’economia circolare, sul l’utilizzo dei materiali circolari in Italia, è al 18,4%. Facendo una media con i Paesi europei vediamo che si attestano intorno al 11,7% dunque è i l dato più alto di tutti gli altri Paesi. Abbiamo anche una vera eccellenza italiana che è quella del riciclo del vetro grazie a cui noi abbiamo raggiunto ormai tassi che si avvicinano all’80% mentre il target europeo al 2030 dovrebbe essere del 75%. Cosa facciamo noi come Ministero del Turismo? Abbiamo un fondo per il turismo sostenibile con una dotazione di 25 milioni di euro, per ciascuno degli anni che vanno dal 2024 al 2025, e questo deve servire a potenziare i finanziamenti per la promozione dell’eco-turismo e del turismo sostenibile. Abbiamo OltreTour, con una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni di euro, che è dedicato invece alla riqualificazione delle strutture ricettive sempre in termini di sostenibilità. Per fare degli esempi: sono inclusi gli interventi di riqualificazione energetica e di digitalizzazione. Poi abbiamo il fondo dei fondi, sviluppato con Bei, pari a 500 milioni di euro ed è rivolto alle imprese turistiche che intendono avviare progetti connessi all’esercizio delle attività turistiche in chiave sostenibile. Inoltre, abbiamo altri 500 milioni che riguardano il progetto Caput Mundi, stanziati per il 2025 in occasione del Giubileo, con cui andremo a finanziare un modello di turismo sostenibile che ha lo scopo di creare un itinerario turistico a Roma, e per i percorsi nazionali più o meno noti, includendo in questo modo anche la formazione, la creazione di nuovi posti di lavoro. In ultimo abbiamo messo un fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica, con una dotazione complessiva di 34 milioni. 10 milioni per i 2023, 12 milioni per gli anni 2024 e 2025. In questo caso verranno finanziati progetti di valorizzazione dei comuni a vocazione turistica. Io spero che abbiate compreso quanto il Ministero del turismo è attivo in queste politiche. Ormai in qualsiasi contesto internazionale – eravamo a Sofia, in Bulgaria l’altra settimana – è evidente come la sostenibilità sia una delle tematiche più importanti nonché una delle sfide che il turismo deve affrontare. Come Ministero del Turismo diamo il nostro apporto e ringraziamo Futuro Italia Remind, realtà rappresentante l’immobiliare allargato che è molto attenta ai temi della sostenibilità energetica-ambientale perché ha capito come la sostenibilità rappresenta una chiave che può davvero farci diventare protagonisti in Europa”.

Edmondo Cirielli Viceministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale: “Carissimi, porgo i saluti a tutti i partecipanti e l’augurio di buon lavoro per l’evento “Futuro Italia”. Un particolare ringraziamento al direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo Carlo Corazza che ospita questi lavori insieme a Remind e al suo presidente Paolo Crisafi. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, così come più in generale tutto il Governo, sono impegnati in un grande progetto di rilancio dell’Italia sul versante internazionale.

Soprattutto nell’ambito di una nuova visione che rivolge particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo, in particolare al nostro vicinato costituito dai Paesi che affacciano sul Mar Mediterraneo e quelli del continente africano. Siamo ben lontani da spinte imperialiste e sovraniste, favorendo al contrario un’azione che mira allo sviluppo e alla stabilità sociale, politica ed economica dei territori, tramite progetti di formazione e incremento delle infrastrutture. Siamo, infatti, consapevoli dell’importanza di consolidare e incrementare le relazioni bilaterali alimentando un dialogo di diplomazia multilaterale, volto a ricercare spazi di cooperazione con approccio aperto e inclusivo, nel pieno rispetto delle rispettive identità, sensibilità socio – culturali e della propria sovranità. In tale contesto, rispettoso dell’altrui sovranità, si inserisce il Piano Mattei, promosso come priorità dal Presidente Meloni e che intende offrire nuove opportunità per la crescita dell’Africa utilizzando proprio il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, che fu il primo a credere nell’azione rispettosa dei valori del popolo africano. In passato purtroppo abbiamo assistito ad un’azione che si è spesso approfittata delle risorse del grande continente con conseguenze evidenti sul versante delle migliaia di persone morte in mare per raggiungere l’Europa, in particolare l’Italia.

 

Edmondo Cirielli Viceministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale

Puntare alla crescita e alla stabilità della regione del Mediterraneo significa altresì combattere l’immigrazione irregolare, ridurre il gap sociale, economico e tecnologico di tali Paesi rispetto all’Italia e favorire l’occupazione lavorativa in loco. Da questi punti di vista, la nostra Nazione vuole e può pertanto porsi come capofila di una positiva e proficua azione di guida per la crescita dell’Africa. Occorre, quindi, rinsaldare questo ruolo anche sul versante dell’innovazione tecnologica per contribuire a raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile nei quali crediamo. In tal senso ricordo la cultura millenaria dell’Italia capace di porsi come punto di riferimento in molti settori economici alcuni dei quali ben rientrano nelle concezioni di Immobiliare allargato di cui è portavoce Remind. Siamo ben consapevoli che lo sviluppo delle società non può limitarsi alla crescita economica, ma deve tenere in considerazione gli imperativi sociali, della dignità umana, della conservazione dell’ambiente e della biodiversità, al fine di consegnare alle generazioni future un pianeta in grado di sostenerle.

In tale quadro, a livello nazionale la riforma costituzionale del 2022 ha introdotto l’obbligo per l’iniziativa economica del rispetto dell’ambiente. A livello internazionale, abbiamo sottoscritto, insieme con tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, l’Agenda 2030, che traccia un insieme indivisibile e coerente di obiettivi di sviluppo sostenibile, offrendo uno schema di riferimento esaustivo che indica la strada da percorrere. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono un insieme di guide strategiche che ci indicano la strada per la creazione di un mondo con società più prospere, aperte e inclusive, in cui l’ambiente e la tutela della biodiversità sono al cuore della vita collettiva. L’Italia crede fermamente nella necessità di perseguire gli SDG in politica estera; la nostra Cooperazione allo Sviluppo è allineata con l’Agenda 2030 e mette al centro della sua azione le persone e il pianeta. Il nostro ruolo di leadership sarà confermato con l’organizzazione del secondo vertice sulla sicurezza alimentare che si terrà a Roma come da scelta del segretario generale dell’ONU Guterrres che ho recentemente incontrato a New York. In quella sede abbiamo anche riaffermato il nostro impegno nei confronti dei Paesi del Corno d’Africa per i quali abbiamo previsto un aumento delle risorse destinate ad iniziative umanitarie e di sviluppo in Etiopia, Somalia e Kenya. Una visione quindi centrale nei rapporti internazionali per assicurare sviluppo e pace in un momento di grave crisi dovuta alla guerra in Ucraina per la quale confermiamo il nostro sostegno come assicurato dal presidente Giorgia Meloni nel corso della visita del presidente ucraino Zelensky nella Capitale. Abbiamo anche assicurato in un altro viaggio a Ginevra in occasione dell’Assemblea Mondiale della Salute insieme al ministro Schillaci, il nostro costante impegno a favore del Programma Salute e Migranti, oggetto di uno specifico partenariato Italia – OMS. Concludo, affermando con orgoglio che il Governo Meloni si conferma come un Esecutivo di grande spessore, capace di assolvere con competenza ed efficienza ai numerosi impegni internazionali in un disegno positivo di sviluppo, proiettato a offrire risposte che sappiano confermare la centralità dell’Italia nello scacchiere internazionale.”

Hanno alimentato i lavori gli esponenti dei settori produttivi dell’Immobiliare allargato; in particolare sono intervenuti:

Giorgio Lupoi Presidente Oice: “Saluto le istituzioni, gli imprenditori e manager presenti a Futuro Italia Remind, portavoce dell’Immobiliare allargato in cui il “progetto” è centrale. Mi ricollego a alcuni interventi precedenti, riguardo alla necessità di cogliere l’occasione del Pnrr per poter raggiungere uno sviluppo sostenibile e mettere in sicurezza la nostra Nazione. Chiaramente non possiamo che cogliere il Pnrr ed utilizzare questi fondi per rilanciare lo sviluppo e mettere in sicurezza. Però, dobbiamo farlo per dare risposte, per fare investimenti che siano efficaci e non è la situazione attuale, non è il quadro del Pnrr attuale che possono renderli tali. È vero che c’è una continuità da parte di tutti i Governi nel cercare di ottenere questi fondi, ottenerne il più possibile, ma chi li ha ottenuti o chi li ha richiesti, lo ha fatto con questi obiettivi.

Adesso il Governo Meloni ha qualche anno di fronte a sé per prendersi in mano il carico e rinegoziare il Pnrr chiaramente, anche insieme alle opposizioni. Ci sono tanti di quegli interventi che non hanno alcun senso di investimento per l’Italia. Con l’aiuto dell’Immobiliare allargato, con l’aiuto del mercato è necessario fornire una visione di sistema. Noi sicuramente faremo delle proposte. Questa è un’occasione, non possiamo spendere soldi senza mettere in sicurezza la Nazione. Questo vale anche per il Green Deal.

 

Giorgio Lupoi Presidente Oice

Nella sua introduzione, il Vicepresidente Maurizio Gasparri ci diceva giustamente che dobbiamo inserire i temi all’interno del quadro europeo rispettando le caratteristiche italiane. L’innovazione deve essere lasciata libera al fine di trovare le tecnologie adeguate a rispondere alle domande di sostenibilità. Anche i ritmi individuati per il 2030 per le case non hanno senso. Non hanno senso per tutta Europa, ma non hanno senso sicuramente per l’Italia, dove accanto al tema della sostenibilità energetica dobbiamo sicuramente mettere insieme quello del rischio sismico e del rischio idrogeologico. Non possiamo fare interventi sulle case se non abbiamo risolto il problema dei fiumi o il problema del rischio sismico, perché sarebbe chiaramente controproducente. Io sono rappresentante di Oice, associazione che rappresenta le società di ingegneria, e in questo panorama noi abbiamo chiaramente un ruolo. Qualche giorno all’Efca, l’associazione che riunisce tutta le società di ingegneria Europee, abbiamo discusso di questi temi e verremo a portarli al Parlamento Europeo ed alla Commissione Europea perché dobbiamo supportare e dare strumenti. Noi non facciamo politica, noi però possiamo fornire evidenze tecniche per permettere ai politici prendere visione”.

Manfredi Lefebvre Vicepresidente Remind e Presidente Gruppo Heritage: “Saluto le autorità presenti e tutti i partecipanti al Think Futuro Italia Remind. L’Italia sta vivendo un momento straordinario per il turismo. Basta vedere gli alberghi romani. Stanno costruendo a Roma otto alberghi nuovi di grande lusso, cosa che non si è vista per anni e anni. In aggiunta, c’è un’occupazione incredibile a prezzi straordinari. Quindi se consideriamo il turismo un grande export, è sicuramente un momento di grandissimo contributo all’economia dell’Italia. Ci sono una serie di nodi da risolvere. Ad esempio, non c’è personale. C’è una forte carenza di personale. Ne parlavamo proprio l’altro giorno in una riunione del World Travel Coucil, associazione mondiale del turismo, di cui io sono vicepresidente per l’Africa, in cui c’era un imprenditore che appena comprato la catena Baglioni e non riusciva a trovare personale, non ci sta la possibilità di farlo entrare e localmente non si trova. Oltre a questo vedo una grande attenzione da parte del Governo Meloni per alcuni temi che sono molto importanti. Non solo la sostenibilità, nonostante questa tematica è prioritaria perché l’ambiente rientra all’interno delle bellezze che si offrono dell’Italia anche in altri Paesi. Altro tema su cui questo governo sta prestando molta attenzione è quello relativo alla sicurezza. Una delle cose che scoraggia il turismo è l’incertezza della propria sicurezza.

 

Manfredi Lefebvre Vicepresidente Remind

Ovunque ci sono episodi che mettono in dubbio il fatto di poter viaggiare sicuri scoraggia il turismo. Poi c’è una grande attenzione per le piccole e medie aziende, che sono l’ossatura del settore turistico. In Italia ci sono alcune grandi catene alberghiere, ma sicuramente nella nostra nazione le piccole medie imprese rappresentano l’ossatura della filiera turistica, a partire dalla ristorazione, all’ospitalità fino all’autonoleggio e tutti quei servizi che vengono offerti a supporto dell’esperienza turistica.

Preservare tutto questo significa rendere possibile questo grande export rappresentato dal turismo, uno dei settori più importanti e strategici dell’Immobiliare allargato rappresentato da Remind per favorire la crescita del nostro Paese. Insieme al Cav. lav. Massimo Ponzellini stiamo cercando di organizzare una grande conferenza dedicata ai maggiori operatori turistici mondiali a Roma, proprio per portare sempre più l’attenzione sull’Italia come destinazione turistica. Sono un operatore prevalentemente del settore crocieristico in cui ho avuto già due compagnie di crociera di cui la seconda ora ha preso il nome di Crystal Cruise. Le prime due società hanno costruito le navi in Italia. Ora con questa, adesso, stiamo facendo grandi lavori in Italia. Per il settore crocieristico, l’Italia è molto importante in quanto il Mediterraneo, durante la stagione estiva, è punto focale delle crociere. L’Italia è proprio al centro. L’Italia ha una grandissima opportunità di essere trainante in Europa e nel Mondo”.

Barbara Casillo, Direttore Generale Aica: “Il turismo è in forte ripresa, con risultati particolarmente lusinghieri per il nostro Paese rispetto anche ai principali competitor europei. Un segnale importante per il settore, ma che non cancella le difficoltà degli oltre due anni della crisi covid. Il rischio è che, pure a fronte di risultati importanti e buone prospettive, le aziende siano costrette a rallentare gli investimenti per riassorbire le perdite causate dalla crisi. Un problema per i singoli, ma anche per la competitività dell’Italia. Quello italiano è infatti il più grande e più importante patrimonio immobiliare alberghiero d’Europa che ben si inserisce all’interno dell’Immobiliare allargato.

 

Barbara Casillo Direttore Generale Aica

Un patrimonio molto frammentato, spesso soggetto a vincoli storici ambientali culturali e paesaggistici che rendono particolarmente complesso qualunque intervento. Non possiamo rischiare una frenata degli investimenti. Il PNRR ha costituito un’opportunità per stimolare le imprese su ristrutturazioni, riqualificazione e transizione energetica, ma le risorse disponibili per il settore si sono confermate largamente insufficienti.

Quello che ci aspettiamo è che siano messe a disposizione del settore nuove risorse. Le misure già ci sono, in sintonia con le priorità del Pnrr. Le imprese sono pronte a fare la loro parte per una rapida veloce e sicura messa a terra delle iniziative.”

Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind Associazione del Comparto Immobiliare Allargato: “L’Immobiliare allargato è un’opportunità per l’Italia ed è una leva trainante per il presente e il futuro della nostra Nazione che si prospetta in una dimensione di rinnovata fiducia dopo la pausa della pandemia che abbiamo alle spalle e sulla scia dei risultati conseguiti in questi mesi, grazie ad un dialogo proattivo tra Pubblico e Privato, pur in contesti di difficoltà straordinarie come la guerra in Ucraina e le recenti alluvioni. Remind afferma la necessità di recepire questa spinta verso la ripresa confermata dalla positiva evoluzione degli indicatori economici e da un rinnovato slancio delle nostre imprese impegnate, tra l’altro, a portare il Made in Italy in Europa e nel Mondo.

 

Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind

Una sinergia tra il Governo a guida del Presidente Giorgia Meloni, le Istituzioni Europee, Nazionali e Locali e le imprese e i professionisti, tra soggetti pubblici e privati, uniti per la ripresa economica che vede nel comparto immobiliare allargato un anello fondamentale. La catena del valore dell’Immobiliare allargato rappresenta la somma di tutte le arti, scienze, tecnologie e professioni, insieme alle buone pratiche da esse espresse, nei diversi settori produttivi tra loro collegati nella Filiera Immobiliare. Remind è integrativa delle realtà già presenti e valorizza interessi specifici di singoli attori in una unica visione di sistema”.