(Il Sole 24 Ore) Futuro Italia Remind. Politiche europee sull’immobiliare allargato in Italia: DIRETTIVA ENERGETICA e altre misure.

Alla luce della Conferenza Stampa prevista il 7 Febbraio mattina dal Parlamento Europeo sulla nuova direttiva efficienza energetica degli immobili e in vista del voto del 9 Febbraio 2023 in Commissione Industria, ricerca ed energia, si è tenuto oggi 7.02.23 il Think Tank “Futuro Italia Remind” insieme al Parlamento Europeo U.I. con un focus sulle Politiche europee sull’immobiliare allargato in Italia – DIRETTIVA ENERGETICA e altre misure.

Ciarán Cuffe Relatore per il Parlamento europeo, Gruppo Verdi/Alleanza Libera Europea: “Gli edifici sono responsabili di più di un terzo delle emissioni ad effetto serra nell’UE. Un piano di ristrutturazione a livello europeo creerebbe centinaia di migliaia di posti di lavoro a livello al livello locale e contribuirebbe a far fronte a queste due crisi. Rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico significa una riduzione del consumo dell’energia. Con ambiziose norme minime di prestazione energetica intendo strappare alla povertà energetica milioni degli europei, iniziando dagli edifici meno efficienti. Ovviamente non intendo installare i pannelli solari sul Colosseo. La proposta offre tanta flessibilità agli Stati membri nel loro piani di ristrutturazione, incluso una deroga per edifici storici.”

Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “Gentili Dr. Paolo Crisafi e Dr. Carlo Corazza, mi rincresce non poter essere con voi oggi, a causa di indifferibili impegni, che mi impediscono di discutere assieme di un tema che è di grande attualità e che, ritengo, vada affrontato anche in una prospettiva di sviluppo sostenibile e crescita economica. La visione dell’immobiliare allargato, in un’ottica che ricomprenda tutti gli aspetti socio-economici, diretti e indiretti, legati al mondo della casa e del costruire, è la più adatta a leggere le problematiche che stiamo affrontando in materia energetica. La direttiva sulle “green house”, di cui tanto si discute in queste settimane, va sicuramente emendata per adattarla al contesto italiano che è diverso e speciale rispetto alla maggior parte del resto d’Europa. ma in ogni caso è un percorso che per le case già esistenti deve svilupparsi nei prossimi 27 anni, essendo il 2050 la data fissata per la neutralità carbonica del Paese e quindi anche del patrimonio immobiliare. Per le nuove costruzioni invece bisogna già pensarle e realizzarle in chiave di autosufficienza energetica e questo sarà uno stimolo importante per il settore italiano delle costruzioni, che sul fronte del miglioramento degli standard energetici delle abitazioni ha lavorato e sta lavorando con gli incentivi del 110%. Su questo fronte sono convinto che dobbiamo sfruttare la spinta dell’innovazione tecnologica e produttiva che viene dalla sfida ambientale e climatica. Come vedete, il governo italiano ha chiare le esigenze del Paese anche in questo campo e le difenderà senza arretramenti, tutelando il valore degli immobili e non imponendo in tempi insostenibili onerosi lavori ai privati. Su questo non possono esserci dubbi. Il nostro Paese è antico, prezioso e fragile. Dobbiamo conservarlo al meglio per le future generazioni.”

Il relatore Ombra Isabella Tovaglieri ha partecipato ai lavori del think tank Futuro Italia Remind / Parlamento Europeo Ufficio Italia alla presenza rispettivamente del Presidente Nazionale Paolo Crisafi e del Direttore Ufficio Italia Carlo Corazza: “Bicchiere sicuramente più mezzo vuoto, ma devo dire dal punto di vista solo delle modalità e non degli obiettivi. Apprezzo sicuramente l’intervento del relatore ufficiale in italiano, in omaggio alla nostra lingua. Avrei apprezzato di più una maggiore apertura rispetto agli emendamenti che ho proposto come relatrice ombra, ma lo dico perché ero comunque l’unica relatrice italiana e quindi ho rappresentato una posizione che è andata sicuramente oltre i confini del mio partito. Tra gli oltre, infatti, 1500 emendamenti che sono stati presentati a questo dossier, oltre 100 provengono infatti da me. I l concetto è questo: io credo che quando ci sia una forte condivisione rispetto agli obiettivi penso che si parti già con un buon punto di partenza e penso ci sia margine per trovare un accordo, salvo l’ipotesi in cui l’accordo non si voglia trovare. Talvolta, devo dire, che io ho avuto questa impressione. E lo dico per il semplice fatto che io sono stata Relatrice Ombra anche della strategia che anticipava questa direttiva, la Renovation Wave nel 2019, e le stesse criticità che avevo sollevato allora sono un po’ le stesse che ho sollevato adesso. Quindi nulla quaestio sulla finalità, siamo tutti d’accordo sulla necessità di mettere mano sul patrimonio immobiliare che è il principale responsabile dell’inquinamento, ma sono anch’io allineata alla posizione che ha espresso bene l’ambasciatore Benassi, che è tra l’altro la posizione del Consiglio sicuramente più laico- moderata, rispetto alla posizione del Parlamento che purtroppo è molto più integralista, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche. Le tempistiche io credo che erano l’elemento principale di criticità. S e si invoca la gradualità, un elemento indispensabile, quantomeno quello di diluire nel tempo le tempistiche così come è stato richiesto negli emendamenti. Tuttavia queste tempistiche assolutamente non sono variate, anzi sono più drastiche e stringenti rispetto alla proposta della bozza della Commissione. Sul tema dell’autonomia degli Stati che, con l’ultima bozza di compromesso garantisce più flessibilità agli Stati, i o purtroppo non ho questo stesso punto di vista. Innanzitutto perché le deroghe che sono concesse dalla direttiva sono molto poche e dentro quelle deroghe gli Stati hanno facoltà di dire se si vuole escludere o meno un immobile. Ma mi sta anche bene che le deroghe siano poche, perché se no poi si entra nella giungla delle eccezioni che va ancor di più a definire il panorama giuridico entro cui si devono muovere gli operatori. Quindi mi sta bene che le eccezioni siano tali perché non è corretto annacquare una direttiva. L ‘obiettivo non è fare una norma e trovare l’inganno. Però a quel punto bisogna essere coscienti che le tempistiche che ci siamo dati non sono realizzabili. Quindi è inutile cercare di allungare qualche elenco in più delle deroghe.

Per me era più semplice spostare di cinque anni i target che c’eravamo prefissati e lasciare le deroghe come deroghe. Dunque spetta agli Stati membri promuovere una politica fiscale di incentivazione. Quindi di fatto non è che si lascia autonomia. Si grava sullo Stato membro il compito di mettere a punto un meccanismo di incentivazione per raggiungere l’obiettivo. Francamente, abbiamo già visto con i bonus il 110%, che può essere anche quello concettualmente corretto ma bisogna tenere conto del le gravi ripercussioni che abbiamo visto in termini di innalzamento del costo delle materie prime, di difficoltà di reperimento delle risorse. Segnalo che ANCE, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, che dovrebbe vedere in una direttiva che obbliga a ristrutturare una grande opportunità, ha invece ha avanzato diverse criticità. Hanno denunciato che l’anno prossimo mancheranno all’appello 257.000 profili nel settore edilizio che è settore trainante. Di questo abbiamo visto che il bonus è del 110% in due anni ha consentito di ristrutturare 360.000 immobili. S e noi lo compariamo con la mole di edifici he ci impone di non ristrutturare la direttiva nemmeno se lo mettessimo strutturale per dieci anni saremo in grado di rispettare i target della direttiva. Oltre al fatto che da un punto di vista economico non è sostenibile. Quindi sicuramente ci dovranno essere degli incentivi a livello europeo; sicuramente il Governo dovrà avere ben chiaro che questa strada è una strada tracciata e irreversibile – l’obiettivo è quello – e quindi si deve attivare con un programma di incentivazione fiscale e di prodotti finanziari adeguati, m a il metodo non può essere solo ed esclusivamente il bonus. S e manca la sostenibilità e la convenienza economica, la gente comunque non investe. Abbiamo visto casi di bonus 110% che non sono partiti perché il condomino non aveva 100€ o 200€ per pagare lo studio di fattibilità. Quindi mettiamo dei bonus pianificati strutturali nel tempo in modo tale che la gente possa, a poco a poco, iniziare a pianificare il proprio investimento personale e sapere che quando è pronto c’è la possibilità di accedere senza corse ad un incentivo a livello a livello nazionale. Per concludere vengo al l’ultimo tema, quello delle sanzioni. S ebbene la parte delle sanzioni risulti annacquata – e mi fa piacere -, purtroppo però queste si applicano di fatto: nel momento in cui entra in vigore la direttiva e gli immobili non hanno le caratteristiche richieste dalla direttiva, la sanzione si applica in automatica con una svalutazione del valore dell’immobile. Su questo tema sono stata sollecitata dall’Abi. La questione riguarda i mutui, sia quelli in essere sia quelli futuri, perché essendo la casa il bene rifugio per eccellenza degli italiani essa si configura come la base su cui si regge il sistema creditizio. Infatti quando si accede al mutuo si dà in garanzia il bene, ovvero la casa, e se il bene perde valore, il mutuo viene rinegoziato o viene concesso a tassi ovviamente più elevati. Questo crea un rischio, come evocava appunto l’ambasciatore Benassi, importante dal punto di vista finanziario i n un Paese come abbiamo adesso il sistema creditizio si basa fondamentalmente sulla garanzia dell’immobile. Quindi io immagino che la mia Commissione industria giovedì il voto sarà favorevole da parte di partiti di maggioranza, anche perché – devo dire – il relatore non ha lasciato molti margini di intervento. Sicuramente il voto del mio gruppo sarà negativo, ma essendo favorevole quello dei partiti di maggioranza per noi è veramente molto difficile, visto che numericamente non siamo particolarmente grandi, riuscire a negoziare e ad intervenire. Immagino che anche in plenaria rifletterà ovviamente il voto della Commissione, quindi la mia mente va già oltre verso i l trilogo che è lì dove credo che si negozierà la partita più importante, dove avremo anche il gioco forza del Consiglio Europeo che invece fino ad ora ha dimostrato di avere una posizione più larga. Non particolarmente incentivante anche la posizione dei consigli: a mio modo di vedere, su alcuni punti, deve essere rivista, però mi auguro che nonostante la presidenza Svedese – Paese che ha già dimostrato di essere particolarmente integralista al Parlamento rispetto a questo dossier, venga ammorbidita e ascolti anche le esigenze degli Stati membri. Mi fa piacere che il Governo abbia dichiarato una posizione moderata.

Fondamentalmente questa era la mia posizione. Io credo che comunque si debba si debba lavorare sui punti di condivisione che in questo caso è l’obiettivo. Se l’obiettivo è comune, se c’è volontà politica di perseguirlo, credo che ci sia un ampio margine anche per trovare un accordo sulle modalità e sulle tempistiche. Grazie.”

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ha rivolto un saluto di indirizzo al think tank Futuro Italia Remind presieduto da Paolo Crisafi e al Parlamento Europeo Ufficio Italia diretto da Carlo Corazza: “Saluto il Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo Carlo Corazza, il Presidente Nazionale di Remind Paolo Crisafi e tutti i partecipanti a questo evento dedicato alle politiche europee sull’edilizia e sul comparto dell’immobiliare allargato che coinvolge oltre 7 milioni di lavoratori impiegati in piccole, medie e grandi realtà attive in tantissimi settori e distribuite su tutto il territorio italiano. Siamo consapevoli che in questo momento di transizione ecologica anche il vostro comparto è chiamato a fare la sua parte: in media, gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni. Avete molti margini per essere attori protagonisti della green transition, secondo quanto previsto anche dalle indicazioni contenute nella Direttiva sulla prestazione energetica presentata nell’ambito del pacchetto Fit for 55%. Il Governo presieduto da Giorgia Meloni, sin dal giorno del suo insediamento, ha ribadito in ogni circostanza che occorre operare secondo una cornice di “ambientalismo ragionevole”. Pertanto, pur condividendo l’impostazione della proposta di Direttiva, è nostra intenzione negoziare in Europa gli obiettivi, che dovranno essere realistici, e le modalità di attuazione per non mettere in ulteriore difficoltà le nostre imprese e le nostre famiglie. Dobbiamo anche tenere conto del contesto che nell’ultimo anno e mezzo, a causa della ripresa della pandemia, aggravata poi dall’aggressione russa in Ucraina, è divenuto particolarmente complesso su molteplici fronti, a cominciare dalle conseguenze degli aumenti senza precedenti del costo dei prodotti energetici e delle materie prime. Il Governo ha risposto attraverso provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle imprese cosi da alleviare il peso del caro prezzi, supportando parallelamente gli investimenti per la decarbonizzazione delle attività economiche e del parco residenziale. Sono previsti 14 miliardi di euro fino al 2026, nell’ambito del solo PNRR, per

finanziare la ristrutturazione energetica degli edifici residenziali che, insieme a risorse aggiuntive dedicate alla riqualificazione di edifici scolastici e giudiziari, porteranno il totale della superficie riqualificata a più di 37 milioni di mq. Siamo consapevoli che occorre avere una visione di sistema. Sono certo che la giornata di lavori organizzata da Remind, grazie al contributo degli specialisti oggi presenti, fornirà idee preziose per consentirci di individuare, laddove necessario anche caso per caso, la strada più adeguata da seguire, adattandola prudentemente alle molteplici realtà di cui la nostra Nazione si compone, per costruire insieme una crescita sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale”.

Massimo Santucci, Consigliere di Presidenza Remind, Alessandro Morelli, Sottosegretario della Presidenza del Consiglio DIPE, Paolo Crisafi, Presidente Nazionale Remind e Renato Loiero, Consigliere per le Politiche di Bilancio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Think Tank Futuro Italia Remind: “La Direttiva energetica dell’Unione europea pone ai Paesi membri la necessità di un confronto serio e approfondito sulle tematiche ambientali riferite alla predisposizione di quelle misure idonee a rendere gli immobili in linea con gli obiettivi di sostenibilità. Il Governo italiano si impegna pertanto in un dialogo costruttivo consapevole da un lato di rappresentare peculiarità ed esigenze dei territori nazionale e dall’altro di contribuire positivamente con gli organi europei a raggiungere i traguardi prefissati. Siamo quindi attenti a recepire le giuste sollecitazioni e richieste che provengono dagli operatori dei settori, in particolare dalla filiera immobiliare che Remind e il suo presidente Paolo Crisafi rappresentano con professionalità. Il rapporto esistente e consolidato con la vostra realtà ci permette quindi di perseguire obiettivi virtuosi e rispettosi delle particolari caratteristiche del patrimonio immobiliare della Nazione rendendo così più efficaci e calibrate sulle priorità le misure da assumere nel perseguimento di quel disegno più generale di miglioramento delle performance energetiche degli edifici anche attraverso facilitazioni e sostegni alle imprese e ai proprietari. Dovranno infatti essere garantiti adeguati supporti finanziari e apposite salvaguardie sociali per raggiungere i target richiesti. Il Governo quindi perseguirà ogni utile manovra per assicurare tali esigenze nel costante interesse delle categorie interessate.”

Riccardo Pacini Responsabile Area Innovazione e Sviluppo del Demanio ha partecipato ai lavori ha partecipato ai lavori del think tank Futuro Italia Remind / Parlamento Europeo Ufficio Italia alla presenza rispettivamente del Presidente Nazionale Paolo Crisafi e del Direttore Ufficio Italia Carlo Corazza: “Porto il saluto del direttore dell’Agenzia del Demanio Dal Verme ai lavori del simposio di Remind e del suo Presidente Paolo Crisafi e dell’ufficio italiano del Parlamento europeo con il suo direttore Carlo Corazza. L’impegno della nostra Agenzia per la gestione e valorizzazione di una parte importante del patrimonio immobiliare pubblico è costante. Siamo infatti un soggetto pubblico impegnato da sempre su queste tematiche e, da ultimo, nell’opera di adeguamento delle strutture e degli edifici pubblici ai principi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica. Il patrimonio pubblico è oggetto di continuo monitoraggio e valutazione: secondo le stime del Ministero dell’Economia ha un valore di mercato di oltre 300 miliardi e di questo una parte consistente è gestita direttamente dal Demanio anche se un’altra parte maggioritaria è di proprietà degli Enti locali verso i quali esiste un disegno di attribuzione della titolarità dei beni stessi attraverso il federalismo demaniale. Molte sono le iniziative finalizzate a rendere questo patrimonio pubblico moderno e fruibile, valorizzando e consentendo così la sua piena utilizzabilità. Questa nostra azione non solo permette la razionalizzazione degli spazi a disposizione e l’ammodernamento degli edifici anche sotto il profilo della resistenza ad eventi sismici diffusi nel nostro Paese ma anche perseguendo, in linea con gli intendimenti europei e nazionali, standard adeguati di sostenibilità e compatibilità ambientale. Desidero quindi rinnovare il nostro impegno istituzionale finalizzato alla ricerca di procedure e procedimenti capaci di rendere il patrimonio immobiliare pubblico sempre più efficiente e in linea con le attuali richieste della comunità nazionale perseguendo altresì un costante confronto e una proficua interazione con altre Istituzioni e anche con Associazioni del settore immobiliare come Remind.”

Il think tank Futuro Italia Remind presieduto da Paolo Crisafi, il Parlamento Italiano rappresentato dal Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri e il Parlamento Europeo con il Rappresentante in Italia Carlo Corazza hanno fatto il punto e proseguiranno le interlocuzioni sulle politiche europee sull’immobiliare allargato con particolare attenzione sui temi energetico – ambientali, per il bene delle Persone, del Pianeta e dell’Italia: “Saluto gli amici Paolo Crisafi, in rappresentanza di Remind e Carlo Corazza, per l’ Ufficio italiano del Parlamento europeo, che hanno voluto organizzare questo nuovo appuntamento sulla Direttiva energetica europea a cui non potevo assolutamente mancare. Si tratta, infatti, di un appuntamento di grande valore per riaffermare la necessità di continuare sulla strada intrapresa dal Governo. Un’adesione convinta quindi ai principi di sviluppo sostenibile che sappia contemperare le giuste istanze ambientali con quelle del lavoro e dei livelli di occupazione, assicurando il rispetto di valori a cui crediamo profondamente: equilibrio e buon senso nel recepire le indicazioni europee rapportandole alle attese nazionali. Gli ideologismi di certi ambientalisti che si muovono su percorsi non condivisibili devono trovare invece come risposta coerente politiche di ampio respiro, fondate su disegni di sviluppo concreti e capaci di offrire profetti reali legati alle nuove esigenze. Le nostre città e i nostri territori richiedono attenzione e cura nel rispetto della loro storia e delle loro tradizioni rafforzate da un sentimento di partecipazione da parte delle comunità locali. Solo da un rinnovato patto tra Istituzioni nazionali ed europee potranno quindi derivare benefici e sviluppo anche in settori nevralgici per l’economia quali la filiera immobiliare che Remind rappresenta e che da tempo seguo, fin dagli anni novanta quando proprio Paolo Crisafi con molti di noi iniziò a porre l’accento sulla gestione e sulla valorizzazione immobiliare. Con questi auspici saluto quindi tutti i partecipanti a questo meeting e rinnovo agli organizzatori di proseguire nella loro azione di confronto civile e produttivo di benefici nell’interesse primario della nostra Nazione.”

Ha concluso la sessione Raffaele Fitto Ministro per Affari Europei, Sud, Politiche di Coesione e PNNR: “Il comparto Immobiliare allargato è uno degli asset fondamentali della nostra Nazione, incidendo quasi il 30% del Pil ed è composto da tutte quelle forze produttive che ruotano intorno alla progettazione, produzione, gestione, manutenzione e rigenerazione degli immobili oltre che di infrastrutture e in generale sulle attività di investimento, valorizzazione e messa in sicurezza dei territori.

Un asset che oltre a valere molto in termini economici, vale tanto anche a livello di coscienza collettiva per i cittadini italiani in quanto la casa rappresenta ancora un bene primario da tutelare. Per quanto concerne il Pnrr sono stati raggiunti i 55 obiettivi previsti per il secondo semestre 2022. Desidero precisare che alla data di insediamento del Governo, il 22 ottobre 2022, sui 55 obiettivi da raggiungere entro 22 il 31 dicembre 2022 ne risultavano conseguiti 25. Inoltre è stata raggiunta un’intesa con la Commissione europea, così come previsto dai Regolamenti europei, per la revisione del PNRR. Un importante successo che permetterà una gestione più efficiente dei fondi PNRR, per far fronte alle nuove necessità e priorità scaturite in seguito ai recenti eventi internazionali, come la guerra in Ucraina e il caro energia. In tale contesto si colloca la Direttiva Europea Energetica di cui oggi 7 Febbraio 2023 il Parlamento Europeo ha presentato un nuovo accordo. Il tema dell’efficientamento è importante, ma noi sappiamo che non è così automatico come quanto possa essere farlo in altra parte d’Europa, perché il valore architettonico e storico e culturale di una parte di immobili ha una valutazione differente rispetto, magari, alle nuove costruzioni. Ecco, si tratta di rendere compatibili questi elementi non perdendo di vista l’obiettivo, mettendo in discussione ma comprendendo come poterlo realizzare, immaginando un sistema di incentivazione che accompagni in questa direzione il percorso da mettere in campo saranno. Proseguiremo questo percorso insieme a Paolo Crisafi e Carlo Corazza e parteciperemo ai prossimi incontri Think Tank Remind Futuro Italia sulle Politiche Europee sull’Immobiliare allargato in Italia organizzati in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia.”;

Ha terminato i lavori della giornata Tommaso Accetta Presidente Giovani Remind.

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