URBANISTICA. PROFESSIONI E OPERATORI CHIEDONO TESTO UNICO PER L’IMMOBILIARE

(DIRE) Roma, 19 nov. – Il 17 novembre 2020 si e’ tenuta l’audizione di Re Mind Filiera Immobiliare davanti alla XIII commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato per esaminare i disegni di legge n. 1131 e connessi sulla rigenerazione urbana. “Rappresentano una buona base di partenza, per quanto occorrerebbe avere una visione piu’ organica delle misure”, ha affermato il presidente di Re Mind, Paolo Crisafi, in merito ai tre disegni di legge oggetto di esame, aggiungendo che “la proposta e’ di creare un approccio integrato e coerente tra le varie misure che troppo spesso sono sviluppate in modo verticale, non coordinate tra loro e non calate nella realta’ promossa dalla filiera. L’ideale punto di arrivo di questo processo sarebbe un testo unico per l’immobiliare anche in ottica di raccordo e semplificazione tra le diverse norme. Un esempio marcante riguarda la materia della sostenibilita’ in relazione alle possibili forme di incentivo”. In tal senso, per Crisafi, “coerentemente con le indicazioni che prevengono dalla Commissione europea risulta necessario e prioritario avere un approccio nei confronti dell’immobile inteso come sistema edificio e non come mera somma di componenti. In questo senso tutti gli attuali bonus in vigore valorizzano allo stesso modo azioni singole e azioni ‘integrate’, basti pensare all’attuale 110%, in cui azioni sulle singole facciate o su altri aspetti corrono il rischio di limitare azioni piu’ ampie ed efficaci. Alla stregua dell’impianto normativo, il sistema dei bonus deve seguire una analoga armonizzazione e coordinamento occorrendo identificare sia un approccio sistemico sia la strategia volta a stimolare l’economia attraverso la filiera immobiliare che, opportunamente sostenuta, puo’ portare valore in questo momento di stato di emergenza. Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma e membro del comitato tecnico scientifico di Re Mind, Carla Cappiello, sulle nuove norme ha evidenziato che “dalla lettura generale del testo del disegno di legge 1131 si intuisce che l’idea e’ quella di velocizzare lo specchiamento edilizio, ma non si introducono strumenti adeguati capaci di accelerare le attuali procedure e mentre sarebbe necessaria una rinnovata ‘cassetta degli attrezzi’ , purtroppo si parla chiaramente di utilizzare gli strumenti gia’ esistenti”. Per Cappiello “al fine di rendere piu’ veloci le procedure esistenti si potrebbe introdurre la possibilita’ che i programmi di rigenerazione possano nascere da iniziativa privata, nel rispetto di una serie di presupposti e strumenti energetico-ambientali che potrebbero essere specificati dalla norma per ridurre rischi e aumentare la trasparenza”. L’intenzione di Re Mind, ha concluso Crisafi, “e’ quella di offrire al legislatore alcuni spunti trasversali, basati sulle esperienze del comitato tecnico scientifico e delle migliori pratiche internazionali, sempre collegati al percorso definito dalla Commissione europea nel Green New Deal”. Per la delegazione Re Mind hanno inoltre fornito il loro contributo l’architetto Fabrizio Pistolesi, membro del comitato tecnico scientifico di Re Mind e consigliere segretario del Consiglio nazionale degli Architetti, il dott. Daniele D’Orazio, direttore Area Sviluppo e Innovazione di Re Mind e direttore generale Impredo, l’ing. Ruggero Giannini, esperto Re Mind in materia di urbanistica, l’ing. Marco Mari, consigliere delegato per la Manifattura immobiliare di Re Mind e Vp Gbc Italia, e Gabriele Scicolone, presidente Oice e consigliere delegato Re Mind per i Rapporti con Roma Capitale.