CULTURA, TURISMO, INFRASTRUTTURE E IMMOBILIARE PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA

7 febbraio 2020 – Roma, Sala Presidenza Anci

Si è svolto presso la Sala Presidenza dell’Anci a Roma il think tank “cultura, turismo, infrastrutture e immobiliare” promosso da Re Mind Filiera Immobiliare e Fondazione Patrimonio Comune.

Il Sottosegretario di Stato al Mibac Lorenza Bonaccorsi ha rivolto “un saluto a tutti i partecipanti del Think Tank organizzato quest’oggi da Re Mind. I grandi mutamenti globali di questi anni, il persistente aggravamento delle condizioni ambientali e l’avvento dell’onda digitale hanno richiesto un rapido e concreto cambio di passo in tutti i settori produttivi della nostra economia. Il turismo non è certamente esente da questa trasformazione e l’Italia, anche grazie all’impegno delle Istituzioni e delle aziende di settore, è oggi in grado di proporre un’offerta all’altezza dei grandi cambiamenti di questo periodo storico.

Il nostro Paese è oggi tra i primi al mondo per il turismo green, in grado di rimettere al centro il tema della sostenibilità attraverso progetti meno impattanti, rispettosi delle comunità locali e capaci di generare economia circolare. In questo scenario, il settore della filiera immobiliare e delle infrastrutture, di cui la vostra Associazione Re Mind è autorevole rappresentante, rappresenta senza dubbio un tassello fondamentale. Come ben riassunto dal titolo della vostra iniziativa, il binomio solidissimo tra cultura e turismo, così strategico e virtuoso per il nostro Paese, vive e si rafforza se può svilupparsi in un contesto urbano e sociale solido e moderno”.

Prosegue il Sottosegretario Bonaccorsi “Settori come quelli dei servizi, dell’edilizia, delle infrastrutture e degli investimenti, svolgono un ruolo cruciale per lo sviluppo sostenibile e per la crescita, anche turistica, del nostro Paese.

È importante, perciò, contribuire a offrire nuove occasioni di imprenditorialità valorizzando il grande patrimonio dei beni culturali del nostro Paese e intraprendendo un percorso capace di offrire occasioni di maggiore coinvolgimento del settore turistico nel tessuto economico. Prioritario, in tal senso, l’apporto degli Enti locali e delle Associazioni degli operatori turistici, per dare sempre più elevati livelli di ospitalità e di offerta culturale.

Tra le principali sfide che questo grande comparto dovrà affrontare nei prossimi anni c’è sicuramente quello della ricerca di modelli di sviluppo sempre più rispettosi dell’ambiente. È una strada che le nostre aziende hanno iniziato a percorrere e che potrà proseguire anche grazie al confronto costante con le Istituzioni e ad adeguate politiche di supporto del settore. Fondamentale, in questo scenario, la sinergia tra Istituzioni e rappresentanze sociali e produttive.
Il coinvolgimento di esperti del mondo dell’edilizia e dell’Immobiliare in questa ottica è fondamentale e, per questo, proseguirà, da parte delle Istituzioni, e del nostro ufficio, un dialogo proficuo. A Re Mind, al suo presidente Paolo Crisafi, e a Fondazione Patrimonio Comune-Anci, e al suo Presidente Mario Occhiuto, l’augurio di un buon lavoro per l’iniziativa di oggi e per l’impegno in settori così strategici per la nostra economia e per tutto il Paese”. Per proseguire il dialogo con Re Mind Filiera Immobiliare e Fpc – Anci, presenti per il Mibac Marco Piccione e Andrea Lezzi (rispettivamente Capo Segreteria e Funzionario di Staff del Sottosegretario Lorenza Bonaccorsi).

Nel suo intervento al convegno Re Mind e Fpc-Anci, Luca Montuori, assessore urbanistica Roma Capitale, ha ricordato “gli impegni sulla Capitale, con la rinnovata capacità di intercettare turismo, con diverse iniziative che vedono anche, tra gli altri, il progetto di Re inventing City. Rigenerazione urbana resiliente e sostenibile con norme al passo coi tempi: si tratta di semplificare se non rimodulare vecchie norme” Sul turismo l’assessore ha ricordato l’impegno per l’anello ferroviario e la rete alberghiera con nuovi cantieri a Via Veneto e Piazza Augusto Imperatore nonché allo studio quello di Piazza Barberini”.

Montuori ha proseguito ricordando “l’importanza della continuità nella governance soprattutto nella Capitale e quanto sia fondamentale il rapporto cultura-investimenti di stampo urbanistico nella la città.

Importanti attività di riqualificazione del territorio attraverso piani di investimenti validi che riescano a intercettare i bisogni dei cittadini, tenendo conto delle richieste del mercato. Sensibilità del governo verso la Città di Roma esiste, anche se un’apposita legge per la Capitale sarebbe di fondamentale supporto in questo senso.

Non possiamo affermare che va bene tutto ma sforzo da parte di quest’amministrazione di porre investimenti su canali di adattabilità è notevole. In tale ottica proseguiremo la costante collaborazione con il tavolo Roma Capitale / Re Mind Filiera Immobiliare e Fondazione Patrimonio Comune per confrontare e mettere a frutto competenze per rendere Roma sempre più funzionale e attrattiva per gli investitori”.

Nel suo intervento Pasquale Ciacciarelli presidente della commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio ha fatto presente che “la Regione Lazio è attenta alle tematiche del territorio e allo sviluppo sostenibile-economico-ambientale e la Commissione da me presieduta, in particolare, esamina i principali progetti che possono rilanciare le nostre città e l’imprenditoria locale”. “La collaborazione con Re Mind Filiera Immobiliare e con Fondazione Patrimonio Comune – Anci” ha precisato Ciacciarelli “costituisce un momento di scambio di opinioni e di competenze qualificate per il bene dei territori e delle coste di Regione Lazio. Sono qui a raccogliere spunti e idee per trovare temi condivisi che potrò portare avanti all’interno del piano triennale regionale”.

Il presidente di Fondazione Patrimonio Comune – Anci e Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha fatto presente che “il patrimonio edilizio preesistente rappresenta senza alcun dubbio, la prima risorsa materiale ed economica delle città italiane. Migliorare il contesto in cui questo patrimonio insiste in termini di vivibilità e di benessere, e più in generale di qualità della vita dei cittadini, vuol dire valorizzare tale risorsa.

Ciò può avvenire solo attraverso politiche amministrative e industriali coraggiose, con visioni orientate alla rigenerazione urbana e alla crescita sostenibile-ambientale che prevedano azioni congiunte da parte degli operatori della filiera immobiliare e degli amministratori degli enti locali”.

Il presidente Fpc Occhiuto ha manifestato che “tale sinergia tra competenze amministrative e tecnico-immobiliari presenti in Fpc-Anci e in Re Mind può portare valore al territorio e alle città con una attenzione alla accoglienza dei turisti secondo le migliori pratiche nazionali ed estere. Queste le leve principali della nostra collaborazione:

1) verso nuovi modelli di crescita della città con riduzione del consumo di suolo e valorizzazione delle sue componenti naturali, materiali e immateriali;

2) all’innovazione e alla trasformazione degli spazi liberi aperti, quale luogo di relazioni con quelli privati, con le infrastrutture e i servizi;

3) ad una mobilità sostenibile con pieno utilizzo del trasporto pubblico locale e degli altri mezzi ecologici e disincentivazione e riduzione drastica dell’uso delle auto;

4) alle buone pratiche che riguardano il ciclo dei rifiuti e la gestione dei servizi idrico e di illuminazione pubblica e di efficientamento energetico;

5) alla produzione culturale innovativa”.

Paolo Crisafi Presidente Re Mind Filiera Immobiliare ha fatto presente come “è importante la collaborazione tra Re Mind con Fondazione Patrimonio Comune – Anci per condividere competenze nel mettere in pratica le migliori pratiche internazionali per la messa in sicurezza e lo sviluppo dei territori-città, popolazioni e degli investimenti. Obiettivo ambizioso ma primario deve essere quello di parlare di sviluppo sostenibile-ambientale  del nostro territorio, attraverso l’integrazione tre fattori: economico, ambientale e responsabilità sociale. Per quanto riguarda il turismo, costituiscono esempio virtuoso gli alberghi diffusi, Santo Stefano di Sessanio, edifici ristrutturati, messi in sicurezza che si contraddistinguono per il concetto di accoglienza, il cui obiettivo finale è che la ridestinazione turistica non comporti la perdita delle identità territoriali. Bene stanno operando Enit ed Ice per promuovere le eccellenze italiane anche per quanto riguarda la filiera immobiliare. I preziosi contributi delle esperienze pubbliche e private dei partecipanti al think tank odierno costituiscono elemento di stimolo nelle interlocuzioni attive con il Mibac, con la Regione Lazio e con Roma Capitale”.

Rivolgendosi al Presidente di Re Mind Filiera Immobiliare Paolo Crisafi, Francesca De Sanctis (amministratore delegato De Sanctis Costruzioni) si è soffermata “sulle tragedie che si sono avute negli ultimi anni, dimostrano che il nostro patrimonio edilizio ed infrastrutturale ha necessità di una profonda manutenzione. Molte opere sono bloccate pur in presenza di fondi disponibili.

Ance stima 749 opere bloccate con 62 miliardi fermi che avrebbero una ricaduta, se attivate, di più di 350000 posti di lavoro e 75 miliardi di indotto. Il motivo di tutto ciò spesso sono procedure burocratiche farraginose”.

De Sanctis ha poi proseguito “ questo non è accettabile in un paese che esce da 10 anni di crisi, che necessita di manutenzione e che è altamente attrattivo a livello mondiale.
Attivarle recupererebbe quasi tutto il calo degli investimenti che ci sono stati nel settore negli ultimi 10 anni. In questo scenario, è’ Importante la collaborazione tra l’edilizia e tutta la filiera immobiliare per puntare ad avere territori e città sempre più Smart e funzionali; e rispondenti alle mutevoli esigenze dei vari stakeholder.

Non c’è più tempo di aspettare soprattutto alla luce del fatto che si nota un rinnovato interesse di grandi investitori istituzionali pronti a scommettere ed investire sul paese Italia”.  

Ha preso la parola Cesare Pambianchi, presidente Assonautica Roma e Vice Presidente Assonautica Euromediterranea facendo presente alla platea Re Mind – Fpc/Anci:” “Come Assonautica Romana ed Euromediterranea siamo particolarmente allarmati della situazione della portualita’, sia commerciale sia diportistica, della nostra Regione. Ad oggi registriamo il blocco del Porto della Concordia a Fiumicino, il Commissariamento del Porto di Roma ad Ostia, lo stato di abbandono in cui versa Fiumara grande e la inagibilita’, di fatto, di gran parte della darsena di Fiumicino. Roma è una grande Città, a vocazione prettamente turistica, che deve potersi presentare in perfetto ordine ed efficienza anche ai turisti italiani e stranieri che giungono via mare. A tal proposito auspichiamo che nel Piano Turistico Triennale della Regione Lazio, in corso di approvazione, venga inserito un apposito focus, attualmente mancante, sulla portualita’.

Nel suo discorso il Presidente di 3TI Progetti Alfredo Ingletti ha fatto condiviso con gli altri protagonisti della giornata Re Mind – Fpc il concetto che che “la  popolazione mondiale si sposta senza sosta verso le città, che sempre più nei prossimi anni diverranno centri di concentrazione di dimensioni sempre maggiori. Questo fenomeno impone da un lato una riflessione sull’organizzazione delle grandi reti di trasporto a scala territoriale, che mirano a una sempre maggiore capacità e velocità di trasporto, dall’altro un progetto di riorganizzazione delle città stesse, sia di quelle storiche sia di quelle di recente formazione, per poter garantire condizioni di vita accettabili, se non ottimali, alla grande massa di persone che vive e si sposta al loro interno. Di questo scenario di trasformazione dovrebbe far parte anche Roma, la cui posizione periferica rappresenta un ostacolo, ma anche un’opportunità: Roma rappresenta nel mondo attuale un giacimento di risorse ricchissimo e di fatto totalmente inesplorato; per poterlo sfruttare serve un progetto ed una serie di investimenti strutturali importanti, che rimetta in moto la città, altrimenti continueremo sempre a sentire solo parlare di potenzialità inespresse senza essere nelle condizioni di realizzarle”.

A margine del THINK TANK RE MIND “CULTURA, TURISMO, INFRASTRUTTURE e IMMOBILIARE” Marco Mari -Direttore Area Manifattura Immobiliare di Re-Mind e Vice Presidente nazionale di Green Building Council Italia – ha rappresentato che “da una recente ricerca emerge che per il 59% della popolazione adulta la sostenibilità orienta comportamenti e scelte quotidiane.

Sulla medesima linea si esprime l’Organizzazione mondiale del turismo, agenzia specializzata delle Nazioni Unite, secondo cui nel 2020 si effettueranno 1,6 miliardi di viaggi improntati ai temi inerenti la sostenibilità ambientale, confermando che i viaggiatori cercano sempre più <<hotel green>>”.

Mari ha inoltre detto che “ la sostenibilità delle strutture ricettive ed alberghiere è uno degli elementi chiave per il successo del turismo, a patto però che non si tratti di pubblicità ingannevole (green washing) ma di fatti concreti e dimostrabili.

A livello internazionale gli hotel con un valore patrimoniale più elevato e con tassi di sfitto minori, sono quelli realizzati e certificati in conformità ai principali protocolli energetico-ambientali (rating system), come quelli della famiglia LEED-GBC”.  

Per quanto riguarda gli enti locali di piccola dimensione e’ intervenuto Lino Zedda, sindaco di Baradili facendo presente a Re Mind e a Fpc-Anci “Il destino dei piccoli paesi in Italia è appeso a un filo che diventa sempre più sottile perché giorno dopo giorno vengono a mancare le risposte ai servizi essenziali. Senza la garanzia di una cittadinanza di qualità i territori periferici sono persino ingombranti, sono una “sala d’attesa” prima del scomparsa definitiva. Baradili da 30 anni ha accettato la sfida della rigenerazione urbana che punta alla qualità, a soddisfare le esigenze dei cittadini e a guardare a uno sviluppo turistico, alla sostenibilità, alla salute e al benessere dei suoi abitanti. Il processo di “ricostruzione” però non può durare 30 anni e soprattutto non può fermarsi mai, ma deve seguire le mutate esigenze delle nuove generazioni.
Ecco perché è indispensabile che i piccoli Comuni ad alto rischio demografico possano avere a disposizione strumenti finanziari e norme dedicate per accelerare i processi di rigenerazione e consentire uno sviluppo sostenibile in direzione anche del rilancio economico del territorio in un’ottica turistica e culturale.”

Ha, quindi, ripreso la parola Paolo Crisafi Presidente Re Mind “Ricordando Konrad Lorenz é ora quanto mai necessario recuperare un rapporto con la natura che è andato sempre più logorandosi”é un grosso errore credere che acqua e aria siano a disposizione i quantità illimitata”. Qualche novità importante si affaccia all’orizzonte, significativo che venga da uno dei musei-parchi archeologici dotati di autonomia, il Parco dei Campi Flegrei. Per di più una realtà del Mezzogiorno. Si tratta di una delle prime sperimentazione di partenariato pubblico-privato per la valorizzazione di alcuni siti-monumenti che fanno parte del Parco, che, com’è noto, ha una complessa articolazione territoriale comprensiva di oltre venti siti e monumenti. Si parte, al momento, con due monumenti importanti, ma ancora assai poco valorizzati, la cosiddetta ‘Piscina Mirabilis’ di Misenum, a Bacoli, un’enorme cisterna per l’acqua, che ha paralleli per imponenza solo con la celebre (e visitatissima) cisterna di Istanbule il Tempio di Serapide a Pozzuoli. In Italia abbiamo alcune importanti esperienze di ottima gestione di siti culturali da parte di soggetti privati con interesse pubblico: si pensi in particolare al FAI”.

Ha concluso poi Crisafi “con questa nuova iniziativa del Parco dei Campi Flegrei si avvia una nuova fase: si va ben oltre la logica dei ‘servizi aggiuntivi’ introdotti ormai molto tempo fa,che ha visto pochi grandi operatori nazionali aggiudicarsi i siti più grandi e redditizi (dal Colosseo a Pompei).

Si punta, al contrario, al coinvolgimento di soggetti interessati alla gestione, in partenariato con il Parco, per far rinascere monumenti ‘minori’ (in realtà importantissimi, ma ancora poco noti), garantendo non solo la loro apertura al pubblico ma l’organizzazione di molte attività: visite guidate, laboratori, iniziative culturali, conferenze, spettacoli teatrali e musicali, mostre e un’infinità di altre iniziative prodotte dalla creatività dei soggetti coinvolti.

L’obiettivo di questa sperimentazione di partenariato pubblico-privato consiste, infatti, nel migliorare e riaprire siti addirittura chiusi, spesso condannati al degrado, promuovendo il coinvolgimento delle comunità locali, anche per sviluppare forme di economia e di opportunità di lavoro per i tanti professionisti del patrimonio culturale.

Anche per questo motivo, quella lanciata dal Parco dei Campi Flegrei è una sfida importante, perché potrebbe essere questo uno dei primi esempi in Italia di valorizzazione partecipata del patrimonio culturale statale, con la partecipazione di realtà imprenditoriali locali.

C’è da sperare, ora, che operatori economici, Enti senza scopo di lucro, Enti del Terzo Settore, Imprese sociali operanti in ambito culturale rispondano all’appello e si mettano in gioco, dimostrando capacità progettuale, competenza, voglia di fare, desiderio di contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale e al tempo stesso operando alla costruzione ‘dal basso’ di economia sana sulla base di uno sviluppo culturale”.